Un uomo armato di un fucile d'assalto AR-15 e di una pistola ha aperto il fuoco in un nightclub frequentato da omossessuali a Orlando in Florida, uccidendo 50 persone e ferendone 53, in quella che è stata classificata come la sparatoria più grave mai avvenuta nella storia degli Stati Uniti.

Molti dei feriti versano in condizioni critiche e si teme che il numero delle vittime sia destinatao a crescere nelle prossime ore.

Le forze dell'ordine ritengono possa trattarsi di un atto terroristico, non è chiaro se a carattere interno o con legami internazionali, dal momento che è sembrata un'azione organizzata e ben preparata.

L'attentatore, identificato come Omar Mateen, sarebbe entrato nel Pulse, questo il nome del locale, alle 2 del mattino ora locale (le 8 in italia), dopo aver scambiato alcuni colpi con un poliziotto all'ingresso, e ha cominciato a sparare contro i clienti, circa un centinaio, ancora presenti quando si stava avvicinando il momento della chiusura.

Mateen si è poi asserragliato nel locale, tenendo in ostaggio i presenti e solo verso le cinque c'è stato l'intervento degli uomini della SWAT, che lo hanno ucciso, dopo averlo distratto con un'esplosione controllata, udita dall'esterno.

Il padre di Mateen intervistato ha detto che il fatto non ha niente a che fare con motivazioni di natura religiosa, aggiungendo che il figlio recentemente era rimasto turbato dopo aver visto due uomini baciarsi a Miami.

Solo ieri, sempre a Orlando, c'era stato un altro fatto di sangue, in cui un uomo aveva ucciso con un'arma la cantante Christina Grimmie alla fine di un suo concerto.

Il fucile d'assalto AR-15 usato nell'attacco al Pulse era stato utilizzato anche in alcuni delle stragi più recenti verificatisi negli Stati Uniti, come quello di San Bernardino in California. Questo riporta di attualità il problema del controllo delle vendita delle armi nel paese, un problema che probabilmente rivestirà un ruolo centrale nella prossima campagna per l'elezione dell'inquilino della Casa Bianca.