Fino a ieri, ci veniva detto che un traino per l'economia era l'andamento dl mercato immobiliare. La costruzione di case con tutto quello che ne consegue, dalla progettazione, alla mano d'opera, all'utilizzo dei materiali, all'arredamento fino all'urbanizzazione con la prospettiva di nuove attività economiche a supporto degli abitanti di nuovi condomini, era un traino all'economia, la cartina di tornasole per l'andamento dell'economia di un Paese.

Oggi, l'Istat ci informa che il clima di fiducia delle imprese di Costruzione ad Ottobre 2017 è in calo rispetto al mese di Settembre, attestandosi ad un livello simile rispetto a quello di giugno.

Nonostante questo, il clima di fiducia delle imprese, ad ottobre si rileva in aumento in tutti i settori ad eccezione, per l'appunto, di quello delle costruzioni, crescendo di un punto percentuale da 108,1 a 109,1 e raggiungendo il livello di giugno 2007. Evidentemente, l'edilizia, rispetto al passato non può più esser considerata un traino per l'economia.

La fiducia delle imprese aumenta nel settore manifatturiero, in quello dei servizi e nel commercio al dettaglio, rispettivamente, da 110,5 a 111,0, da 107,1 a 107,6 e da 109,1 a 113,2.

Questo perché nel comparto manifatturiero i "giudizi" sul livello degli ordini è positivo insieme ad un lieve aumento delle attese sulla produzione oltre alle scorte di magazzino che vengono "giudicate" in diminuzione.

Sui servizi, sono previste in aumento le "aspettative" sugli ordini, mentre nel commercio al dettaglio, nonostante i valori reali siano sempre intorno a percentuali vicine allo zero se non addirittura inferiori, si registra un netto miglioramento sia sui giudizi relativi alle vendite correnti che alle aspettative sulle vendite future. Comunque, come dato concreto, le scorte di magazzino sono indicate in diminuzione.

Va ancora meglio per quanto riguarda il clima di fiducia dei consumatori che ad ottobre continua la fase di crescita iniziata a giugno, per il quinto mese consecutivo, raggiungendo quota 116,1, anche grazie ai picchi di agosto e settembre. A far aumentare questo dato, i giudizi sulle aspettative relative alla situazione economica delle famiglie e l'aumento sulle opportunità di effettuare risparmi.