Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa internazionali e da media sraeliani, Hamas, nella serata di lunedì primo maggio in una conferenza stampa che si terrà a Doha in Qatar, annuncerà un cambio di strategia nei confronti di Israele in un nuovo documento che sostituirà l'atto costitutivo del gruppo che risale al 1988.

Secondo fonti di Hamas, nel nuovo atto composto di 41 articoli suddivisi in 11 capitoli, viene accettata l'idea di uno Stato Palestinese all'interno dei confini precedenti alla guerra del 1967, comprendente pertanto la Cisgiordania, Gerusalemme Est e la striscia di Gaza.

Israele continuerà a non essere riconosciuto come Stato ma, rispetto al precedento atto costitutivo, adesso Hamas chiamerà a combattere contro Israele e non più ad una guerra di sterminio contro tutti gli ebrei.

Inoltre, Hamas si dichiara esclusivamente come movimento di liberazione per la Palestina, affermando la propria indipendenza da altri movimenti e da qualsiasi ingerenza nei confronti della politica interna di altri paesi.

In pratica, Hamas rinuncia al decennale legame con i Fratelli Musulmani, riducendo in tal modo l'avversione nei propri confronti da parte di alcuni stati arabi come Emirati Arabi, Arabia Saudita e, soprattutto, l'Egitto di al-Sisi.

L'annuncio precede di pochi giorni la visita programmata del presidente palestinese Mahmoud Abbas a Washington, prevista per il prossimo 3 maggio e sembrerebbe rivolto a favorire eventuali sforzi dell'amministrazione Trump per trovare una soluzione negoziale al conflitto israelo-palestinese.