La tedesca Jugend Rettet è una delle ONG che opera nel Mediterraneo per salvare i migranti in difficoltà. Come le altre ONG è stata invitata a firmare il Codice di Condotta stilato dal ministero dell'Interno con il protocollo a cui le organizazzioni umanitarie si devono attenere per i salvataggi in mare.

Come spiegato nella nota sopra riportata, l'ONG tedesca, dopo tre giorni di negoziati e l'impossibilità di addivenire ad un compromesso, come molte altre ONG si è rifiutata di firmare il protocollo, facendo comunque delle proposte alternative di mediazione e lasciando aperta la porta ad altre soluzioni.

Qualche ora fa, la Iuventa, la nave utilizzata dalla Jugend Rettet è stata fermata dalla Guardia Costiera nelle acque al largo di Lampedusa e scortata verso quel porto.

Il motivo di tutto ciò era la presenza a bordo di due siriani che erano stati trasferiti sulla Iuventa da un'unità militare italiana. I due siriani, una volta sbarcati, sono stati accompagnati nel Centro di prima accoglienza dell'isola.

Come riporta l'Ansa "per scortare in porto [a Lampedusa] la Iuventa sono intervenute diverse motovedette della Guardia costiera, con un grande spiegamento di forze dell'ordine anche sulla banchina."

Dopo aver assicurato al personale di bordo che la nave Iuventa era sottoposta solo ad un controllo di routine, dopo alcune ore gli investigatori della squadra mobile di Trapani e del nucleo speciale d’intervento della Guardia Costiera hanno effettuato il sequestro preventivo della nave ed il relativo fermo, per ordine del GIP di Trapani, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Il personale della Jugend Rettet non sembra che sia stato informato di quanto stia avvevendo, almeno in base a ciò che riporta su twitter.

Il sequestro, come spiegato dalla Procura, non avrebbe nulla a che fare con il fatto di non aver firmato - da parte della ONG tedesca - il Codice di Comportamento sui salvataggi in mare, elaborato dal ministero dell'Interno.

Il fermo sarebbe invece in relazione all'inchiesta della procura di Trapani sulle ONG che salvano migranti di fronte le coste libiche. Inchiesta che era stata resa nota lo scorso aprile e sul cui contenuto il procuratore di Trapani, Ambrogio Cartosio, aveva parlato alla commissione Difesa del Senato.

Nell'occasione, il procuratore aveva specificatamente detto che l'inchiesta non coinvolgeva le ONG in quanto tali, ma alcune persone fisiche appartenenti ad alcune ONG.