È stato pubblicato dagli hacker di Fancy Bears il quinto capitolo degli atleti che hanno fatto ricorso a ricette mediche per l'assunzione di farmaci contenenti sostanze proibite, a cui la Wada ha dato il proprio assenso.

In questa nuova lista ci sono anche alcuni atleti italiani che appartengono alle discipline della scherma, del nuoto, della pallanuoto, del canottoggaio e della pallavolo. Ta questi, Rachele Bruni ha vinto la medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Rio nella maratona 10 km nel nuoto di fondo, totalizzando un tempo di 1:56:49.

Australia
Cate Campbell, Jessica Esther Fox, Madison Wilson, Taylor McKeown.

Canada
Catharine Pendrel, Jennifer Kish, Katerine Savard, Michelle Williams, Brittany Rogers, Julien Bahain, Raphael Gagne

Croatia
Ivan Krapic.

Denmark
Rikke Moller Pedersen, Jakob Fuglsang.

Germany
Steffen Deibler, Timo Boll.

Great Britain
Harry Aikines-Aryeetey, Nile Wilson, Richard Chambers, Saskia Clark, Sophie Ainsworth, Stephen Cummings.

Italy
Paolo Pizzo, Rachele Bruni, Emanuele Birarelli, Matteo Lodo, Teresa Frassinetti.

Japan
Kaori Matsumoto.

Serbia
Milos Teodosic, Silvija Popovic.

South Africa
Cameron Van Der Burgh.

Switzerland
Fabian Cancellara, Nino Schurter


Sweden
Olivia Schough.

USA
Alisha Glass, Galen Rupp, Kelsey Kolojejchick, Michelle Kasold, Patrick Reed, Vincent Hancock.

Tra i nomi che risaltano, quelli dei ciclisti svizzeri Cancellara e Schurter. Come già registrato per i loro colleghi inglesi Froome e Wiggins, anche per loro l'esenzione per uso terapeutico (TUE) di alcuni farmaci contenenti sostanze dopanti è stata autorizzata dal medico dell'UCI Mario Zorzoli.

Il dottor Mario Zorzoli è stato sospeso poi dall'UCI a gennaio del 2015 da tutte le attività che riguardano l'antidoping. Come riportato in un articolo della Gazzetta dello Sport, la decisione dell'Unione Ciclistica Internazionale, era stata presa in seguito alla testimonianza resa dal ciclista danese Michael Rasmussen nella vicenda che ha portato alla sospensione a vita del belga Geert Leinders, medico della Rabobank dal 1996 al 2009, da parte dell'associazione arbitrale americana per lo sport (AAA). La sospensione di Zorzoli è comunque durata solo pochi mesi, in quanto è stato poi reintegrato a fine marzo dello stesso anno.