L'Istat ha pubblicato il report che riassume l'andamento del mercato del mercato del lavoro nel terzo trimestre del 2016, periodo luglio - settembre.

Dopo cinque trimestri di crescita, il terzo trimestre del 2016 indica che l'occupazione è in lieve calo rispetto al trimestre precedente (-14 mila, -0,1%), nonostante che nell'ultimo periodo si sia registrato un miglioramento del Prodotto Interno Lordo, in lisnea con la media in Europa.

Il dato in dettaglio vede, nel trimestre, una crescita dei dipendenti con un +66 mila unità pari allo 0,4%, compensato dal calo degli indipendenti che però, riguardo al numero, non vengono assorbiti interamente poiché il numero assoluto è di -80 mila unità, pari al -1,5%.

Per quanto riguarda le tendenze più recenti in relazione all'andamento del mercato del lavoro, è necessario ricordare che ad ottobre 2016 i dati indicano un nuovo calo degli occupati, concentrato soprattutto nei dipendenti a tempo indeterminato,con una modesta crescita dei dipendenti a termine e della stabilità degli indipendenti.

Raffrontando i dati del terzo trimestre 2016 con quelli dell'analogo periodo 2015, la crescita complessiva degli occupati è di 239 mila unità, meno accentuata rispetto a quella registrata nel secondo trimestre.

La crescita riguarda soltanto i dipendenti a tempo indeterminato (+316 mila) a fronte di una sostanziale stabilità di quelli a termine e del calo degli indipendenti.

Nel complesso, la crescita dell'occupazione riguarda in maggior misura le donne (+189 mila in un anno), ed è concentrata esclusivamente tra gli over 50.

Il tasso di disoccupazione rimane stabile per il quarto trimestre consecutivo in confronto al trimestre precedente mentre aumenta di 0,4 punti rispetto allo stesso trimestre del 2015, con una crescita tendenziale di 132 mila disoccupati.

In base a quanto rilevato dall'Istat, in Italia si registra un maggiore ingresso nell'occupazione da parte dei disoccupati, soprattutto tra i 35 e i 49 anni, degli individui con basso livello di istruzione, concentrato nel Centro-nord; cresce anche il passaggio dallo stato di inattività verso l'occupazione e la disoccupazione, ma in misura contenuta.

Per quanto riguarda le imprese, la loro domanda di lavoro cresce dello 0,6% sul trimestre precedente, con una diminuzione del ricorso alla Cassa integrazione. Il tasso dei posti vacanti aumenta dello 0,1% in termini congiunturali, mentre rimane stabile su base annua.