NO AGLI ABBATTIMENTI, SI ALLA PREVENZIONE. Questo è stato scritto su un cartello sotto al quale era appesa la carcassa di un lupo, scuoiato.

È accaduto in Toscana, a Suvereto, a pochi chilometri dal mare di San Vincenzo. È il WWF che in un proprio comunicato stampa ha ripreso la notizia denunciata dal sindaco di Suvereto, Giuliano Parodi, sui social media.

Il lupo ucciso in Toscana è solo l’ultimo di una lunga serie dall’inizio dell’anno, con un episodio simile accaduto in provincia di Grosseto a gennaio ed altri 7 casi di bracconaggio accertati in Liguria e nelle Marche, senza parlare delle decine di lupi investiti negli ultimi mesi dalle auto.

Perché tanto accanimento nei confronti del lupo? A causa degli allevatori che lo ritengono una minaccia per i loro greggi. E, sempre in Toscana, l’Assessore all’agricoltura, per tale motivo ha auspicato l’abbattimento di 500 dei circa 600 lupi stimati in regione, anche se in contrasto con lo spirito della Direttiva Habitat che tutela pienamente la popolazione italiana di lupo, non hanno favorito un clima di convivenza con una specie dal grande valore ecologico in quanto naturale "selecontrollore" di ungulati quali cinghiali e caprioli.

Per questo il WWF rivolge l’ennesimo appello alla conferenza Stato-Regioni affinché venga approvato al più presto il Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia, che contiene importanti misure contro il bracconaggio.