«Io non ho partecipato alla riunione del comitato di presidenza di Forza Italia per ragioni di stile e correttezza anche se volevano fossi presente».
Questo è quanto ha detto ieri Guido Bertolaso nel corso di una conferenza stampa alla Camera, aggiungendo poi di aver incontrato i protagonisti della riunione e di aver «trovato una forte determinazione ad andare avanti».

La politica è realmente un mistero... certe volte. E questa volta, riguardo la scelta del candidato sindaco a Roma per il centro destra, un mistero lo è davvero.

Secondo fonti giornalistiche e politiche dello stesso centro destra, nella riunione del comitato di presidenza di Forza Italia di ieri avrebbe dovuto essere sancita la convergenza di Forza Italia verso Giorgia Meloni per una candidatura unica del centro destra, in modo da evitare una dispersione di voti che, in questo momento, favorirebbe PD e 5 Stelle.

Secondo gli ultimi sondaggi effettuati, la convergenza di voti verso la Meloni di tutto il centro destra porterebbe l'esponente di Fratelli d'Italia a competere testa a testa con Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, anche nel caso si dovesse arrivare al ballottaggio. In uno scenario simile, il  candidato sindaco del PD Giachetti non avrebbe alcuna possibilità di vittoria.

Quindi, ieri tutti davano per scontato che Bertolaso venisse gentilmente ed educatamente accompagnato alla porta con tanto di ringraziamenti e salamelecchi, considerato che il suo appeal verso l'elettorato (anche di centro destra) non riesce a superare il 10% dei consensi. Ed invece... ennesimo colpo di scena. Bertolaso continua la sua campagna, più determinato e più forte che pria! Lui non si ritira, il suo obbiettivo è il 5 giugno!

Considerato che la linea di Forza Italia continua ad essere ciò che Berlusconi decide, c'è da capire il motivo di questa scelta e soprattutto di questo tira e molla su Roma, visto che in altre parti d'Italia le strategie tra FI, Lega e FdI sembrano sostanzialmente coincidere.

Nel frattempo, la campagna della Meloni continua senza lasciarsi troppo coinvolgere dalle fluttuazioni del partito azzurro. E lo stesso vale per Matteo Salvini che continua a far campagna per Giorgia Meloni sindaco, con l'inaugurazione, questa mattina, di una  sede della LEGA-NOI CON SALVINI per Roma a Piazzale Flaminio.

Lo stesso vale per gli altri candidati, Storace e Marchini, che, pur con un orecchio rivolto a quello che sta accadendo, continuano a far campagna ognuno per proprio conto.

Tirando le somme, c'è da chiedersi se effettivamente Forza Italia sia realmente all'opposizione del PD o se si tratti solo di teatro. Se questa di Forza Italia fosse la scelta definitiva, avrebbe come conseguenza la possibilità di dare una grande mano a Matteo Renzi che, se non riuscisse a portare il suo candidato al ballottaggio, politicamente, soprattutto in Parlamento, potrebbe avere conseguenze negative con notevoli fibrillazioni all'interno della sua stessa maggioranza.