Il Tar di Brescia ha accolto stamani la richiesta di sospensiva del Bim Valle Camonica sulla procedura relativa all’esito della graduatoria sulla Misura 19 del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 ‘Sostegno allo sviluppo locale Leader – Gal’. Si è creata così una situazione di stallo sulla procedura e sui fondi perché di fatto i ricorsi presentati, che dovrebbero essere complessivamente 7, hanno bloccato tutta la pratica. E la colpa è della mancanza di dialogo e di ascolto sulla Misura 19 anche quando noi chiedevamo a gran voce all’assessore regionale all’Agricoltura di non lasciare fuori nessuno, come era buona prassi negli anni precedenti, dal nuovo bando. Gli effetti della sospensiva, che potrebbe essere riconosciuta dal Tar anche agli altri ricorrenti, comportano il blocco della procedura e della conseguente assegnazione dei relativi fondi. La Misura 19 prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 66 milioni di euro. L’assegnazione delle risorse è attesa dai territori per poter procedere all’attuazione dei piani in cui sono coinvolte non solo risorse pubbliche, ma anche investimenti privati. Avevamo chiesto, in Commissione e in Consiglio, di recuperare risorse per finanziare tutti i piani ritenuti ammissibili, per favorire lo sviluppo locale di tutti i territori che avevano lavorato alla costruzione di un progetto creando le opportune sinergie. Invece, a luglio, Regione Lombardia ha proceduto all’approvazione della graduatoria dei Piani di sviluppo locale ammissibili, 15 in totale, ammettendo a finanziamento solo i primi 10, per un importo complessivo pari a 64.436.617,38. Non siamo stati ascoltati. Non è stato fatto nulla. E ora i soggetti che attendono i fondi, tra cui i Gal Oglio Po, Oltrepo e Colline moreniche del Garda, saranno costretti tutti ad aspettare le risultanze delle azioni legali giustamente intraprese da chi è stato lasciato fuori senza alcun motivo.