In un'intervista al Quotidiano Nazionale, Violante annuncia che sull’immigrazione, la sinistra è ideologica e distante dal popolo: «La sinistra ha confuso la politica con l’estetica, ciò che è corretto con ciò che è praticabile».

«Non esiste un valore assoluto dell’accoglienza. Anche il Papa ha detto di accogliere ‘finché è possibile’. ‘Salvare vite umane e basta’, ‘accogliere e basta’… va benissimo tutto, ma bisogna vedere bene il contesto generale. Se per esempio viene fuori che le Ong, oggettivamente, anche non per loro volontà, rischiano di essere una catena del traffico, è chiaro che la cosa non va bene».

«Le differenze di posizioni sono inevitabili. Il vero è problema è trovare un punto di conciliazione, che in quel caso si è trovato. Se avessi dovuto scegliere, io avrei scelto la linea di Minniti, perché oltre all’accoglienza è importante definire una ‘politica della partenza’».

Alle domande che oramai da più parti vengono poste sul piano Minniti e sulle conseguenze che sta avendo nelle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo e quelle che avrà nei centri di detenzione libici dove i migranti sono trattenuti - da registrare persino quelle della presidenta della Camera Laura Boldrini - il governo e la maggioranza da cui è supportato continuano a non dare risposte.

L'unica che si registra è quella relativa all'intervista rilasciata da Violante a QN e pubblicata sul sito del Partito Democratico che, evidentemente, ne condivide il contenuto.

Quindi, in base a ciò che dice Violante, il PD adesso promuove una "politica della partenza". Forse l'ex presidente della Camera pensava di dire una cosa intelligente... chissà.

Il problema, però, per lui e per il suo partito è dato dal fatto che quanto fatto finora dal governo italiano e appoggiato dalla maggioranza costituita dal Partito Democratico causa delle conseguenze che, molto probabilmente, porteranno alla morte di molte persone e, sicuramente, all'aumento delle violazioni di diritti umani e delle sofferenze per moltissime altre.

Se un partito, di sinistra o no, si sente in pace con la propria coscienza inventandosi uno slogan come politica della partenza... beh, è evidente che in questo paese c'è qualcosa che non va.