"Goodbye Charlie. So many people loved you, without even knowing you, we will never forget you. You fought so hard, now it is time to rest."

Quello sopra riportato il primo messaggio inviato dalla famiglia su twitter nella tarda serata di venerdì a commento della morte di Charlie Gard.

Il seguente, invece, è il messaggio pubblicato nella home page del sito charliesfight.org per dare l'annuncio che dopo 11 mesi la breve vita di Charlie Gard si era definitivamente spenta:

"It’s with great sadness that we have to inform you that Charlie passed away earlier this afternoon. Connie has released a brief statement: ‘Our beautiful, little boy has gone. We are so proud of you, Charlie.’
We ask that everyone respects the family’s privacy at this difficult time, but we would all like to say a huge thank you to everyone for your continued support."

All'annuncio della morte, come avviene per una vicenda che ha avuto una così vasta eco, relativa poi a temi sensibili e comunque impossibili da risolvere - soprattutto legalmente - come scienza e coscienza, è iniziata l'ondata di messaggi di cordoglio.

Come conclusione vale la pena riportare un'altro tweet dei familiari che, in tal modo, cercano una consolazione al loro dolore nella speranza che la loro storia e soprattutto quella di Charlie possa essere servita di esempio a chiunque, in futuro, si dovesse trovare a "combattere" simili "battaglie".