Il Festival del Cinema di Venezia è rimasto fedele alla sua tradizione e continua ad essere l'ultima roccaforte a difesa del cinema d'autore. Le scelte della giuria (nella foto sotto) presieduta da Sam Mendes, regista di American Beauty e Skyfall, e composta, fra gli altri da due attrici come Gemma Arterton e Chiara Mastroianni e dal documentarista Joshua Oppenheimer, lo ha confermato anche quest'anno.

Per la prima volta il Leone d'Oro lo hanno vinto le Filippine, con il film "The Woman Who Left" del regista Lav Diaz, che difficilmente potrà essere un successo al botteghino.

E' un film in bianco e nero, che in poco meno di quattro ore (quasi un corto per un regista la cui precedente pellicola durava 8 ore) racconta le difficoltà di una insegnante nel tentativo di reinserirsi nella società, dopo aver scontato 30 anni di prigione per un omicidio che non ha commesso. Si tratta delle riproposizione cinematografica di un racconto di Tolstoj, "Dio vede quasi tutto, ma aspetta", ambientata nelle Filippine al volgere del millennio.

Il Gran Premio della Giuria è andato a "Nocturnal Animals", un thriller di Tom Ford che vede protagonisti Jake Gyllenhaal e Amy Adams, nel duplice ruolo di una coppia divorziata e dei protagonisti di un romanzo che uno di loro ha scritto con riferimenti alla loro relazione. E' il secondo film del famoso creatore di moda, dopo "A Single Man" del 2009, che sempre a Venezia valse al protagonista, Colin Firth, il premio come miglior attore.

A sorpresa il Leone d'Argento come miglior regista è andato a pari merito al giovane messicano Amat Escalante per "The Untamed", e ad Andrei Konchalovsky per il suo "Paradise", un dramma sull'olocausto.

Emma Stone, che non era presente alla cerimonia finale, ha conquistato la coppa Volpi come miglior attrice, per la parte di un'aspirante star nel musical "La La Land" di Damien Chazelle. E' un buon viatico per la ventisettenne attrice americana, già interprete di The Help e Birdman, in vista degli Oscar del prossimo anno.

La coppa Volpi come miglior attore ha premiato Oscar Martinez per "El Ciudadano Ilustre", una coproduzione argentino-spagnola, che racconta di uno scrittore che, dopo aver vinto il premio Nobel, ritorna nella sua piccola città natale.

Anche Jackie, il film interpretato da Natalie Portman (sotto, nella foto), che ritrae Jacqueline Kennedy al tempo dell'assassinio del marito, ha ottenuto un riconoscimento, quello per la miglior sceneggiatura di Noah Oppenheimer. In realtà, la Portman sarebbe stata in lizza anche per il riconoscimento come miglior attrice, ma, si sa, a Venezia raramente un film conquista più di un premio.

"The Bad Batch", un thriller ambientato nel deserto, una sorta di western post-apocalittico, condito da una dose di cannibalismo, che annovera fra gli interpreti Suki Waterhouse, Jim Carrey e Keanu Reeves, è valso alla trentaseienne Ana Lily Armipour il Premio Speciale della Giuria.

Il premio per il miglior giovane attore, intitolato a Marcello Mastroianni, è andato alla ventunenne attrice tedesca Paula Beer, la protagonista di "Frantz", una pellicola di François Ozon ambientata nel periodo fra le due guerre mondiali. E' la storia di una ragazza tedesca il cui fidanzato è stato ucciso in trincea e che si innamora di un misterioso francese che improvvisamente arriva nel suo paese.

L'edizione del festival di quest'anno è stata ritenuta da molti come la migliore da molti anni a questa parte.

 

Leone d'Oro: The Woman Who Left (Lav Diaz)

Gran Premio della Giuria: Nocturnal Animals (Tom Ford)

Leone d'Argento come miglior regista: Amat Escalante (The Untamed) e Andrei Konchalovsky (Paradise)

Miglior Attore (Coppa Volpi): Oscar Martínez (El Ciudadano Ilustre)

Migliore Attrice (Coppa Volpi): Emma Stone (La La Land)

Migliore Sceneggiatura: Noah Oppenheim (Jackie)

PremioSpeciale della Giuria: The Bad Batch (Ana Lily Amirpour)

Premio Marcello Mastroianni per il miglior giovane attore: Paula Beer (Frantz)