In una dichiarazione ufficiale, il segretario generale del Consiglio dei ministri del governo giapponese Yoshihide Suga ha informato stampa e opinione pubblica che un missile lanciato alle 6:57 ora locale dalla Corea del Nord aveva sorvolato lo spazio aereo giapponese all'altezza di capo Erimo nella prefettura di Hokkaido (sede, tra l'altro, di una base militare) e si era inabissato al largo alle 7:06, a circa 2000 km dalla costa giapponese.

Il portavoce del Governo ha protestato ufficialmente per quanto accaduto, anticipando che il suo Paese si sarebbe di nuovo rivolto alle Nazioni Unite, annunciando anche che, nel frattempo, erano in corso contatti con Usa e Corea del Sud.

Sulla base delle prime analisi, un portavoce dell'esercito sud coreano, pur non essendo in grado di identificarne il tipo, ha dichiarato che il missile lanciato dal Nord, prima di inabissarsi, avrebbe percorso circa 3700 km, raggiungendo un'altezza di 770 km.

Come nel caso del precedente lancio, in cui un missile a media gittata Hwasong-12 sorvolò il nord del Giappone il 28 agosto, anche stavolta come base di lancio sarebbe stato utilizzato il sito di Sunan, dove ha sede l'aeroporto internazionale di Pyongyang.

Il presidente degli Stati Uniti ha appreso la notizia mentre stava rientrando a Washington dalla Florida, dove era stato in visita ai luoghi colpiti dall'Uragano Irma.

Le ultime dichiarazioni ufficiali della Casa Bianca, pertanto, sono relative a tale evento. Nulla è stato pubblicato sull'ultima provocazione da parte della Corea del Nord anche nell'account twitter di Trump dove gli ultmi post hanno per argomento solo la Florida.