Qualche giorno fa due polacchi, un uomo e una donna,sono stati aggrediti nella notte in una spiaggia di Rimini da un gruppo di persone. L'uomo è stato picchiato e la donna è stata violentata. Per fortuna, anche se in casi simili il termine pare alquanto azzardato, i due sono comunque vivi e in queste ore dovrebbero essere dimessi dall'ospedale in cui sono stati ricoverati.

A commettere il gesto, in base alle testimonianze riportate, un gruppo di persone quasi sicuramente stordite da alcol e droga. Il loro aspetto e il loro italiano stentato hanno fatto supporre agli inquirenti che il gruppo fosse costituito da nord africani. Ma niente di ufficiale è stato ancora comunicato. Le indagini sono in corso e le identificazioni in atto, anche in base ai riscontri di telefoni e telecamere.

Ma è stata sufficiente l'ipotesi che il gruppo di delinquenti fosse costituito da non italiani che la deputata di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, scrivesse su facebook il seguente post:

«Lo chiedo da donna, da madre e da cittadina: veramente Laura Boldrini, la donna che ricopre il più alto incarico della Repubblica italiana, non ha nulla da dire sui gravissimi stupri di Rimini commessi da un branco di vermi magrebini? Veramente in nome della difesa ideologica dell'immigrazione di massa è disposta ad accettare la violenza sessuale come un "male necessario" del multiculturalismo?»


Alla deputata Meloni è palese che il caldo di questo periodo non abbia giovato, tanto la sua affermazione è illogica. Infatti, non esiste correlazione tra chi effettua uno stupro e la sua nazionalità di appartenenza dato che fatti analoghi - che si sono registrati anche in passato - hanno avuto per protagonisti degli italiani.

Inoltre, affermare da parte di qualcuno che ai migranti siano riconosciuti dei diritti non significa che tali diritti comprendano la possibilità di delinquere. Pertanto, non si capisce in base a quale logica la Meloni debba ritenere in qualche modo responsabile (politicamente) la presidente o presidenta della Camera Laura Boldrini per quanto accaduto a Rimini.

Probabilmente è il caldo che ha fatto sragionare la deputatata Meloni, ma forse è anche il modo attuale di far politica, basato sulla propaganda e sulla mancanza di logica, quando si ritiene dovuto far credere agli elettori italiani che uno che supporta i diritti degli ultimi intenda anche che costoro debbano agire senza rispettare la legge. Ma dove è scritto, quando è stato detto? Non importa. Quello che importa è buttare là il sospetto, perché poi i media di parte lo autentichino come vero o, nel peggiore dei casi, verosimile.

Una curiosità. Ma perché la deputata Giorgia Meloni ha tirato in ballo Laura Boldrini? A difesa dei migranti si è speso più volte e con parole ben più importanti anche papa Francesco. Perché Giorgia Meloni non si è rivolta al Papa accusandolo se fosse disposto ad accettare la violenza sessuale come un "male necessario" del multiculturalismo?

Naturalmente nessuno lo chiederà alla deputata Meloni.