La tendenza ad ammalarsi (o scioperare) in occasione di fine settimana e "ponti" è senz'altro in gran parte dovuta alla volontà di allungare furbescamente o truffaldinamente i giorni di vacanza.

Però, in teoria, le persone si possono ammalare tutti i giorni, diciamo 100 lunedì, 100 martedì, 100 mercoledì, 100 giovedì, 100 venerdì, 100 sabati, 100 domeniche... ma considerando l'orario ambulatoriale del mio medico (per le visite domiciliari si deve essere in evidente pericolo di morte!), dopo venerdì mattina posso essere visitato solo lunedì pomeriggio.

Se questo è l'orario dei medici, chi non sta benissimo il giovedì sera non può aspettare lunedì pomeriggio per vedere se peggiora o guarisce, ma prudentemente si reca dal medico venerdì mattina.

Naturalmente, se va dal medico non può andare al lavoro, anche considerando che l'attesa ambulatoriale può essere di ore. Se poi il medico lo giudica guaribile in due giorni tornerà al lavoro lunedì.

Chi invece si ammala il venerdi pomeriggio e non guarisce entro domenica può recarsi dal medico solo il lunedì pomeriggio. Anche se tutti sono onesti, il lunedì si recheranno dal medico non 100 ma almeno 350 persone (50 del venerdì pomeriggio, 100 del sabato, 100 della domenica e le 100 del lunedì).

Se ogni giorno si ammalano 100 persone, in 7 giorni sono 700, se 300 certificano la malattia di martedì, mercoledì e giovedì, le restanti 400 non potranno certificarla che di venerdì o lunedì. Nulla di eccezionale che quelli che "marcano visita" in questi due giorni siano il doppio degli altri giorni: 400/2 è il doppio di 300/3.

Diverso è il discorso di chi si dichiara ammalato per divertirsi in piena salute al mare, ai monti, a non far niente o in qualche attività sportiva e ricreativa: un comportamento disonesto e decisamente condannabile.