Mariano Rajoy si è presentato davanti ai cronisti per commentare le decisioni dell'ultima riunione del Consiglio europeo che si è tenuta a Breuxelles. Però, nessuna domanda gli è stata rivolta su tale argomento. Pertanto, le sue dichiarazioni hanno riguardato esclusivamente la crisi tra Spagna e Catalogna e quali saranno le decisioni del suo governo nei confronti della Generalitat catalana

Ciò che Rajoy ha detto può esser facilmente riassunto in questi termini: aspettate e domani vedrete. Il premier spagnolo, infatti, non ha anticipato quali saranno le conseguenze pratiche dell'applicazione dell'articolo 155, però ha ribadito più volte che tale decisione è stata presa con il sostegno di PSOE (partito socialista) e Ciudadanos (una specie di movimento 5 Stelle, ma di destra).

Inoltre, dopo aver detto che a questo punto non vede alternative ad una soluzione diversa della crisi, Rajoy ha voluto ribadire che la responsablità dell'attuale situazione è interamente di Puigdemont e del governo della Catalogna. Da parte sua non c'era altra via da percorrere per risolvere la vicenda.

Per Rajoy, la palese violazione della legge da parte delle istituzioni catalane con la decisione di dar corso ad un referendum definito illegittimo dalla Corte costituzionale, non potevano costringerlo che ad applicare la legge. E se non lo avesse fatto sarebbe allora stato lui a violarla.

Nel frattempo, Carme Forcadell, presidente del Parlamento della Catalogna ha convocato per lunedì prossimo la riunione dei capigruppo per definire data e ordine del giorno della prossima riunione del Parlamento in cui, o tramite un voto o tramite una semplice dichiarazione, dovrebbe essere sancita l'indipendeza della Catalogna.