Rita Dalla Chiesa rappresenterebbe, ancora il condizionale è d'obbligo, il profilo ideale per diventrare candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime comunali di Roma.

La conferma della candidatura non pare dovuta  ad una mancanza di accordo nelle forze che dovrebbero sostenerla (Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia), quanto piuttosto alle perplessità dell'interessata che, per il momento, non avrebbe ancora dato il suo assenso o, come si dice in questi casi, non avrebbe sciolto tutte le riserve.

Come si è arrivati a questa candidatura? Per esclusione. Alfio Marchini, il piacione bastian contrario né di destra né di sinistra, sarebbe stato il candidato perfetto per Silvio Berlusconi, ma non per gli altri membri della coalizione. I fratelli d'Italia della Meloni avrebbero avuto forti difficoltà a promuovere un pariolino che gioca a polo tra i borgatari della capitale, in base a quanto da loro stessi affermato.

L'altro nome gradito a Forza Italia, Bertolaso, ha declinato l'offerta, non per problemi legati alle sue pendenze giudiziarie quanto, a suo dire, a problemi familiari.

La Meloni, infine, non pare invogliata a restringere i propri orizzonti politici alle problematiche locali, anche se prestigiose e importanti come quelle rappresentate dalla capitale d'Italia.

Quindi, la scelta è caduta su un personaggio televisivo che potesse offrire più che un supporto di idee, un supporto sicuro di voti  catturati più grazie al volto che alle proposte politiche. Un modo d'intendere la vita pubblica piuttosto curioso, ma che ha preso piede, e con notevole successo, da diversi anni anche in questo paese.

Nei prossimi giorni, Rita Dalla Chiesa scioglierà la sua riserva e, nel caso accetti la candidatura, ci farà conoscere le sue ricette, sperando che non le confonda con quelle della Prova del Cuoco, trasmissione televisiva in cui adesso interpreta la parte della giurata.