A dare la notizia è stato addirittura l'Washington Post, non un qualunque giornaletto di provincia a corto di materiale per riempire le pagine prima di andare in stampa.

Il dottor Bennet Omalu, sì proprio lui, il medico legale diventato famoso per aver scoperto l'"encefalopatia cronica traumatica" dei giocatori di football americano e interpretato sul grande schermo da Will Smith, nel film Zona d'Ombra.

In un tweet del 12 settembre Omalu ha consigliato all'équipe medica che segue Hillary Clinton di effettuare un esame tossicologico del sangue alla candidata democratica, sospettando che il malore accusato a Ground Zero potesse essere la conseguenza di un avvelenamento.

Tanto per non lasciare dubbi su a chi fosse da attribuire, secondo lui, la responsabilità dell'ipotetico avvelenamento, ha fatto subito seguire un altro tweet in cui dice di non fidarsi di Trump e Putin, ritenuti capaci di tutto.

Anche se assomiglia molto una delle tante teorie complottiste, il fatto che sia stata ripresa dall'Washington Post e che Putin abbia in un certo senso dei precedenti poco rassicuranti, come la morte a Londra dell'ex-agente del KGB, Alexander Litvinenko, avvelenato con il polonio-210, in cui le indagini indicarono il coinvolgimento del governo russo, le conferisce una qualche credibilità. E, del resto, Trump ha ripetutamente espresso ammirazione e rispetto per Putin, nel corso della campagna per le presidenziali di novembre.

Potrebbe anche essersi trattato di un tentativo di Bennet Omalu di tornare, o di rimanere, al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica, sebbene la sua scoperta scientifica e il film che la racconta di notorietà gliene abbiano data parecchia. Ma a volte la celebrità può diventare una droga e, come tale, creare assuefazione. Non basta mai.

L'encefalopatia cronica traumatica, il dottor Omalu l'ha scoperta facendo l'autopsia a giocatori dell'NFL (National Football League). Si tratta di una malattia degenerativa dovuta a ripetuti traumi della testa, che si manifesta in quegli sport che comportano scontri o colpi violenti, come il football americano e il pugilato.