Una lotta non è un torneo amatoriale che si conclude con la placida soddisfazione di aver partecipato. Ancora meno nel caso della mobilitazione contro la riforma del mercato del lavoro, la «Loi el Khomri»: giovedì 23 e martedì 28 giugno si torna a manifestare in Francia. Nonostante la repressione del governo socialista, le granate della polizia, i 1500 lacrimogeni lanciati a Parigi il 14 giugno. Centinaia di feriti da percosse ed esplosioni: la stima è dei volontari «Streetmedics», le unità mobili addette al primo soccorso dei manifestanti in piazza. Uno dei feriti è molto grave con la nuca bucata. L’incontro tra la ministra del lavoro El Khomri e il segretario nazionale della CGT Philippe Martinez di venerdì scorso ha confermato che non c’è trattativa. Il movimento chiede il ritiro della legge, ma il suo iter parlamentare prosegue in Senato. Il braccio di ferro con il governo, visibilmente determinato a non fare marcia indietro, ha raggiunto una fase di stallo.