Anche in Italia possiamo dire di aver trovato delle uova al fipronil. Per chi ancora non lo avesse imparato, il fipronil è un insetticida che in alcuni allevamenti di pollame di Belgio e Olanda è stato utilizzato miscelato a del normale detergente per fare le pulizie, con il risultato di finire per contaminare le uova prodotte.

Le uova sono state poi distribuite e sono finite in giro per l'Europa, in alcuni casi nelle catene di distribuzione, in altri casi, per la maggior parte, alle aziende che si occupano di preparare cibi preconfezionati (che fanno uso di uova).

Tra i rilievi effettuati dagli Istituti zooprofilattici che hanno analizzato 114 campioni di uova, sono state rilevate due positività.

In un comunicato dello scorso 17 agosto, il ministero della Salute aveva informato di aver avviato dall’11 agosto, su tutto il territorio nazionale a titolo precauzionale, un piano di verifiche con il campionamento di carni di pollame, uova e prodotti derivati, nonché di prodotti alimentari contenenti uova o derivati, per la ricerca del fipronil, oltre ad aver messo in atto misure per la gestione delle tre segnalazioni pervenute tramite il sistema di allerta RASFF relative anche all’Italia (dell’8, 15 e 16 agosto).

In ogni caso, sempre a quanto ha dichiarato il ministero, non risulta che si siano manifestati in alcun Paese dell’Unione "casi di intossicazione umana legata all’utilizzo delle uova contaminate", aggiungendo che "tale evenienza è peraltro poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea."