British Airways deve registrare dei disagi anche lunedì nelle partenze dagli scali di Londra. In ogni caso, la compagnia aerea ha assicurato di aver messo in atto un orario dei voli in programma che in giornata consentirà la normalizzazione delle partenze sia dall'aeroporto di Gatwick che da quello di Heathrow per le destinazioni internazionali.

I disagi per British si sono verificati sabato e sono continuati anche nella giornata di domenica, praticamente quasi bloccando a terra i voli della compagnia britannica e causando notevoli problemi ai passeggeri. Secondo esperti del settore l'interruzione per un giorno dei suoi voli può esser costati al vettore circa 30 milioni di sterline in fatturato e 4 milioni in mancato guadagno. Costi a cui si devono aggiungere i danni di immagine e quelli relativi a future prenotazioni, oltre ad eventuali rimborsi o compensazioni.

Sulla causa del problema la British è stata piuttosto vaga, anche tutto dovrebbe essere stato causato da una banale interruzione di alimentazione nel sistema che garantisce i servizi di prenotazione sia tramite server che tramite call center.

Per una politica di risparmio dei costi di gestione, che adesso è arrivata a far pagare ai passeggeri gli spuntini in volo sui voli a corto raggio, nel 2016 British Airways ha esternalizzato alcuni dei suoi servizi informatici in India.