Neanche il tempo di finire di mangiarsi le mani per l'occasione persa a Brno, che per Valentino Rossi e gli altri piloti di Moto GP è necessario già pensare al prossimo circuito, il Red Bull Ring di Spileberg dove già da venerdì prenderanno il via le prime prove libere per l'11esima gara di MotoGP, il Gran Premio d'Austria.

Un circuito, quello austriaco, che sembra pensato apposta per esaltare la spettacolarità delle gare di velocità su moto con sole sette curve e quattro rettilinei, più una parabolica fantastica come quelle che spesso si vedevano in passato sulle piste delle gare di velocità ed ormai sono solo un ricordo.

Nella passata edizione, quella del 2016, vinse Andrea Iannone che riportò la Ducati sul gradino più alto del podio dopo sei anni. Ma è difficile che il pilota abruzzese possa ripetersi in questa edizione, a causa della crisi di risultati che lo ha visto protagonista in negativo da quando è passato al team ufficiale Suzuki, nonostante le prove di pre campionato dimostrassero tutt'altro.

Nella gara di Brno, a decidere il risultato, più dei piloti, sono state le strategie adottate nei box ed un ruolo fondamentale è stato esercitato dalle condizioni atmosferiche. Anche in Austria si correrà lo stesso pericolo? Il brutto tempo sembra destinato a scatenarsi sulla pista austriaca solo per venerdì, mentre si correranno quasi certamente su pista asciutta sia le qualifiche che il gran premio.

Pertanto, questa volta Marc Marquez non potrà contare sulla pioggia e sulla buona sorte per raddrizzare le sorti della gara, nel caso in cui la sua Honda non dovesse andare tanto veloce.

Ed a proprosito di velocità, ad esser favorite su questa pista sono le Ducati. Le moto di Borgo Panigale nel 2016 fecero una doppietta, prima e seconda sul podio. Quindi, per Andrea Dovizioso che è in lotta per il mondiale, la gara di domenica è l'occasione per ridurre i 21 punti di distanza che lo dividono dal primo posto nella classifica mondiale. Naturalmente, un'ottima occasione per Jorge Lorenzo di dimostrare che è ancora un pilota da MotoGP anche su Ducati.

Infine, Maverick Viñales e Valentino Rossi. Le Yamaha, lo scorso anno in Austria, arrivarono al terzo e quarto posto. Quest'anno hanno dimostrato di non avere problemi a ripetersi, con Rossi che parrebbe avvantaggiato sul compagno di squadra, che ha dichiarato di aver gradito poco le variazioni al telaio della M1 apportate per consentire al pilota pesarese una miglior confidenza con la moto 2017.