Un tredicenne mi ha chiesto se conoscessi Enrico Papi, l'Uomo Gatto e se avessi sentito "Mooseca".
Mi ha fatto molto male.
Avrei quasi preferito che mi parlasse della Dark Polo Gang.
Sono rimasto immobile, senza parole e il senso di colpa per averlo implorato per settimane di non cantarmi più "Occidentali's Karma" mi ha invaso come se io fossi la Polonia e Gabbani l'esercito nazista.
In un momento di debolezza mi sono inginocchiato e con le mani giunti ho iniziato a cantare: 
- Essere o dover essere / Il dubbio amletico / Contemporaneo come l’uomo del neolitico...
...ma il moccioso è stato implacabile: 
- Mooseca...
Mi sono giocato la carta Bello Figo, che era stato il suo tormentone pre-Gabbani: 
- Sono nero e non pago affitto...
Niente. 
Ha voluto saperne di più: 
- ...ma l'Uomo Gatto è normale?"
Preso da disagio e disperazione non ho risposto e ho sparato l'ultimo colpo: 
- Guarda, guarda, guarda il ca... che me ne frega / aspetta che ti mostro il ca... che me ne frega...
Niente.
Ha vinto l'Uomo Gatto.
Mooseca!