Siamo un popolo di tromboni, facciamo a gara a chi parla più forte, a chi sovrasta meglio, a chi si impone con maggiore efficacia. Una debolezza profonda, di chi non ha molto da dire e deve alzare i decibel della propria voce, un malcostume che può creare traumi e disguidi. Eppure basterebbe dire le cose giuste col tono giusto, con la fermezza e la consapevolezza di chi non ha bisogno di strillare per affermare il proprio pensiero e per manifestare la propria opinione. L'urlatore e il pacato, due modi di di vivere.