"Continuano ad arrivare dati che parlano di ripresa e considerando le principali variabili macroeconomiche risulta evidente come l’Italia stia recuperando terreno." Questo è ciò che dice l'Unità.tv a commento dei dati pubblicati stamani dall'Istat su occupazione e inflazione.

A questo commento fa eco anche quello di Gentiloni che, su twitter dice "#Istat Buone notizie sul lavoro. Meno disoccupati, anche tra giovani. Aumenta lavoro donne. Fiducia in risultati Jobs Act e ritorno crescita".

Naturalmente, la propaganda in politica è un fatto da cui non si può prescindere e, pertanto, è inutile stupirsene. Però, anche alla propaganda e al finto entusiamo a supporto della propaganda, dovrebbe esser posto un limite, altrimenti, chi la fa, scade nel ridicolo.

Il povero Gentiloni Silveri, telecomandato da Renzi e tenuto sotto tutela dal duo Boschi Lotti, nonostante i due cognomi ha perso - purtroppo per lui - un'ottima occasione per tacere. Infatti, oltre all'inflazione che galleggia intorno all'1%, mentre quella di fondo - ben più importante - è ben al di sotto, anche l'occupazione non sta andano certo a gonfie vele.

Il dato che ha esaltato Gentiloni è riferito ad un +0,1 percento di occupazione registrato a giugno rispetto al mese di maggio, dove però il dato era risultato in calo del doppio. Ad essere assunte a giugno sono state soprattutto le donne... e questo potrà anche essere un fattore positivo, ma le posizioni di lavoro in cui sono state occupate sono solamente a tempo determinato! Quindi, un posto di lavoro a termine.

I posti di lavoro permanenti, quelli che una volta erano a tempo indeterminato, sono risultati leggermente in calo, rispetto al mese precedente, di mille unità.

E tutto questo per Gentiloni Silveri sarebbe positivo? E questo giustificherebbe pure la bontà del Jobs Act? Il lavoro a termine c'era anche prima del Jobs Act e, purtroppo, continua ad esserci tuttora. Ed i dati di oggi sarebbero una conferma della crescita economica?

Non sono da meno le dichiarazioni, in puro stile da ottimismo etilico, rilasciate su facebook da Maria Elena Boschi che, addirittura, si chiede se ci sia qualcuno che oggi possa negare il successo del Jobs Act. 

Ovviamente qualcuno c'è ed è chiunque sappia far di conto ed abbia la pazienza di perdere solo pochi secondi per verificare i dati pubblicati dall'Istat, anche confrontandoli con quelli del mese precedente. Ma l'importante è dire ciò che conviene e nascondere quello che disturba e che svelerebbe molto su quale sia la reale situazione del paese, nonostnte l'ottimismo di Boschi e Gentiloni.