Superficiale e presuntuosa, la cricca del G7 decide di fare un dispetto a Putin, escludendolo dal G7 ma aprendo braccia e sorrisi a Trump, che ha appena venduto 110 miliardi di dollari di armi all'Arabia Saudita (nemica dell'Iran e finanziatrice dei ribelli anti Assad). Si cerca di addomesticare Mosca, proprio nel momento storico in cui Zar Vlad è, con differenza, il leader più potente e deciso del pianeta.