Ermanno Figura nasce a Caltagirone il 22 luglio 1975. Fin da subito esterna una fortissima attrazione per la musica, a soli sette anni adora artisti come Pink Floyd, The Doors, Deep Purple etc… collezionando intere discografie in vinile. Al suo undicesimo compleanno riceve in regalo dal padre una chitarra elettrica, copia fedele della Fender Stratocaster di David Gilmour, che diventerà il suo idolo per un lunghissimo periodo di formazione musicale, proiettata pian piano sempre più verso il Delta Blues. A soli dodici anni tiene il suo primo concerto nel suo paese natale, ricevendo pareri molto positivi da tutto il pubblico presente. A distanza di qualche anno il suo nome comincia a girare in tutti i live club più rinomati della sua regione, vantando collaborazioni anche a livello nazionale con il maestro e padre indiscusso del blues italiano, Roberto Ciotti, incuriosendo pubblico e colleghi musicisti per il suo singolare tocco e la sua potente timbrica vocale, venendo considerato Bluesman per antonomasia e artista unico e inimitabile. Sin da subito ha avuto una forte propensione alla composizione, sviluppatasi negli anni cercando invano una valida voce nera che potesse interpretare i suoi brani dal tipico sound afroamericano. Ma un giorno alla sua porta suona un’amica chiedendo di lui perché desidera fargli ascoltare la voce di una ragazza proveniente dal Delta dell’Africa. Da lì in poi il finimondo….La collaborazione incomincia da subito, da quel giorno stesso, infatti, dopo i primi convenevoli nasce “What I Feel Inside”, il primo pezzo dell’album che stanno per chiudere. Lei si chiama Mercy, nasce in Nigeria nel 1998, dove vive fino all’età di 17 anni prendendosi cura del suo nucleo familiare per poi partire verso la Libia in cerca di migliori condizioni di vita. Il viaggio della speranza intrapreso la sottopone ad imprevisti e disagi. Arriva in Italia nel 2016, dove viene affidata ad una comunità per minori. La sua passione per il canto e il suo timbro non lasciano indifferenti gli operatori del centro in cui vive, che la incoraggiano a partecipare ad un concorso canoro dove attira l’attenzione di un maestro di canto che la invita a far parte del coro di voci bianche: Puellae et Pueri cantores e Alma mater cantorum. Nasce il progetto WeAfrica, volto a valorizzare le competenze come strumento di conoscenza e condivisione. Partecipa alla Farm Cultural Park di Favara, dove le viene proposta una borsa di studio. In breve tempo la sua voce e il suo carisma la portano a diventare un’attrazione nelle maggiori manifestazioni culturali della città, le sue performance piene di passione lasciano il pubblico a bocca aperta. Con l’artista Ermanno Figura si consolida un’amicizia e un feeling musicale con la produzione di testi e canzoni che parlano della sua esperienza di vita, delle sue ambizioni e debolezze, ma anche di una rinascita, quella che è resa possibile dall’incontro tra culture, dal rispetto reciproco, dalla valorizzazione delle attitudini come valore aggiunto alla conoscenza.