Torno a parlare di concorsi letterari.

Sembrerà un’ossessione la mia, però vorrei dare un quadro completo, secondo il mio punto di vista, sulla situazione e, in particolare, sulla loro utilità, premi compresi.

Non smetterò mai di ribadire che un concorso prevede dei premi, ossia delle utilità, per il vincitore, quindi targhe, attestati, medaglie (a meno che non siano d’oro zecchino) e diplomi, secondo me non costituiscono un premio, soprattutto se l’autore per partecipare a quel concorso ha pagato una quota, anche minima, di adesione.