Arriva l'inverno e la storia si ripete: lo smog, il Pm10 e tutto il corollario di polveri sottili e veleni vari schizzano alle stelle. A Milano e Lombardia. Come in un grande catino insalubre, per l'ambiente e per i suoi abitanti.
Il primo passo delle istituzioni è applicare regole restrittive sulle emissioni, ma poi succede che non tutti lo facciano e la sostanza non cambia. Di chi la colpa? Per Maroni è dei sindaci, rei di non imporre i divieti. Per il Pd è di Maroni che non ha voluto prendersi il compito di decidere per tutti. Almeno a livello di aree omogenee.
È incredibile che Maroni dia esclusivamente ai sindaci la colpa e la responsabilità dell'effetto macchia di leopardo rispetto alle azioni anti smog, quando è stato il primo a non voler inserire nel protocollo firmato con Anci la clausola che avrebbe dovuto essere Regione Lombardia a emettere provvedimenti stringenti per le aree omogenee in caso di prolungate e gravi emergenze. A Maroni lo avevamo detto chiaro fin dall'inizio della firma di questo protocollo: Regione Lombardia non può non prendersi la responsabilità di applicare la legge regionale vigente. Il protocollo sottoscritto con i sindaci non può essere un alibi per stare alla finestra mentre la qualità dell'aria peggiora. Ci vuole una regia unica che spetta alla Regione.