Ad Agosto, il clima di fiducia degli italiani, famiglie ed imprese, è in netto ribasso. Dopo il picco registrato a metà dello scorso anno, sia i consumatori che le aziende continuano non vedere roseo il futuro dell'economia in Italia e, di conseguenza, continuano non vedere roseo il loro futuro.

Va detto che il dato sulla fiducia, e non solo quello italiano, è sempre un dato relativo, basato su un sondaggio che vaglia le sensazioni degli imprenditori la cui fiducia riflette l'andamento di vendite e ordini, mentre la fiducia dei consumatori è basata sui desiderata di spesa che devono fare i conti con la disponibilità del proprio conto corrente.

Quindi, il dato sulla fiducia non disegna il reale stato economico di un paese, però se l'umore di chi produce e di chi acquista è sotto i tacchi, non si può sperare che di ciò, in futuro, l'economia potrà trarne vantaggio.

Ad agosto 2016 l’indice del clima di fiducia dei consumatori passa da 111,2 di luglio a 109,2, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese scende da 103,0 a 99,4.

La fiducia dei consumatori risulta in calo, rispetto al  mese di luglio, per tutte le voci utilizzate per comporre il dato. Per quanto riguarda le imprese, stessa considerazione in relazione ai vari settori ed in modo più marcato nei servizi di mercato (da 108,3 a 102,4) e nel commercio al dettaglio  (da 101,3 a 97,1).

Per domani, sono previsti i dati sul commercio al dettaglio per giugno e quelli relativi al fatturato dei servizi per il II trimestre dell'anno in corso. Il 31 agosto, infine, l'Istat renderà noti i dati su occupazione, prezzi al consumo e retribuzioni.