Il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, si è recato al Quirinale alle 17.30 per sciogliere la riserva, accettare l'incarico e proporre alla valutazione del capo dello Stato Sergio Mattarella la lista dei ministri.

Dopo più di un'ora di colloquio, Gentiloni, dopo una breve introduzione del segretario generale del Quirinale Zampetti che annunciava la fumata bianca, si è presentato ai giornalisti ed ha comunicato la nascita del proprio governo o, volendo essere maligni, del governo Renzi bis.

In fondo, nella sostanza, di questo si tratta. E tanta è ormai la convinzione in tal senso che oramai tra i più si è iniziato a chiamare Gentiloni come avatar o prestanome di Renzi. Non proprio un inizio dignitoso per il proprio incarico, al di là di quanto Gentiloni aveva auspicato.

Gran parte dei ministri sono stati riconfermati nel loro incarico.

 

Elenco dei ministri senza portafoglio

Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento
Madia alla Pubblica Amministrazione
Costa agli Affari regionali
De Vincenti alla Coesione sociale e Mezzogiormo
Lotti allo sport

 

Tra i ministri con portafoglio vengono riconfermati al loro incarico tutti i ministri del governo Renzi con le seguente variazioni

Minniti all'Interno
Alfano agli Esteri
Fedeli all'Istruzione

 

Maria Elena Boschi perde il suo ministero, ma diventa sottosegretario di Stato. I ministri del nuovo Governo prestano giuramento questa sera stessa al Quirinale per le ore 20.

Nel frattempo, le opposizioni hanno chiamato i propri simpatizzanti alla mobilitazione. Dopo gli appelli di Salvini e Meloni (il 22 gennaio), stavolta è toccato a Grillo annunciare un "flashmob per la democrazia" entro il 24 gennaio: "Loro continuino con le loro consultazioni, con i loro riti tristi, triti e ritriti, con le loro sceneggiate. Continuino pure con la loro invasione di ultracorpi, noi compariremo in una piazza d'Italia e terremo lì una seduta parlamentare: sarà un Flash Mob per la Democrazia dove a parlare e ad essere ascoltati saranno i cittadini."