Secondo alcune indiscrezioni, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale starebbe lavorando ad una nuova guida a cui gli agenti dell'immigrazione dovranno attenersi nel valutare le richieste d'asilo.

In base alla legge sull'immigrazione, il richiedente deve dimostrare che nel proprio paese di origine possa o abbia il fondato timore di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale oppure in funzione di un'opinione politica.

Con le nuove direttive, per i richiedenti sarebbe più difficile ottenere il permesso per rientrare nei parametri consentiti per avere il visto per una permanenza temporanea, in attesa che un giudice stabilisca se uno abbia o meno i requisiti per poter rimanere definitivamente negli Stati Uniti.

Durante la campagna elettorale, Donald Trump aveva promesso di rendere più rigide le regole per la richiesta di asilo ed aveva promesso di farlo entro il primo mese dalla data di insediamento.

Nella settimana a venire si attende il nuovo decreto, già annunciato, sul divieto di ingresso negli Stati Uniti. Anche in questo caso non si sa ancora quali siano le modifiche apportate. Quel che è certo è che è confermato il divieto di ingresso negli USA ai cittadini degli stessi paesi a maggioranza islamica indicati nel precedente decreto. Le novità dovrebbero riguardare i detentori di carta verde e i viaggiatori già in possesso di un visto rilasciato da un consolato o da un'ambasciata USA.

Nel frattempo, chi risiede negli USA illegalmente, oppure nel timore che la propria permanenza non venga confermata in base alle nuove direttive Trump, ha letteralmente iniziato a fuggire verso il confine canadese per chiedere asilo in quel paese!