L'Italia abbandona gli Europei 2016, eliminata dalla Germania. Anche guardando le statistiche, eccetto il possesso palla per lo più infruttuoso dei tedeschi, Germania e Italia si sono equivalse in 120 minuti di gioco.

È stata una partita molto tattica e corretta dove entrambe le squadre hanno cercato soprattutto di non distrarsi e di non dare vantaggi all'avversario in nessuna fase di gioco. Le occasioni, nel primo e secondo tempo, si contano sulle dita di una mano, per entrambe le squadre! La tensione e l'incertezza hanno sopperito alla spettacolarità e alla noia che in un contesto diverso avrebbe dominato.

Nei primi 45 minuti i tedeschi hanno avuto due occasioni. La prima con un colpo di testa di Mario Gomez, che ha sostenuto più che egregiamente l'attacco tedesco finché non è uscito per infortunio alla metà del secondo tempo, che ha anticipato Bonucci ma ha tirato fuori dello specchio della porta. La seconda, piuttosto casuale, con un paio di rimpalli che hanno portato i tedeschi a concludere da breve distanza con un tiro debole parato da Buffon.

L'Italia ha risposto con una bella azione che ha visto Giaccherini liberarsi sulla sinistra e crossare dal fondo verso il centro dell'area con Neuer che di piede ha deviato la linea del passaggio impedendo a Eder di mettere in rete. Sullo sviluppo dell'azione è intervenuto Sturaro che a botta sicura avrebbe potuto insaccare se il tiro non fosse stato deviato da Boateng.

Nel secondo tempo i tedeschi hanno aumentato la presenza nella metà campo italiana  e sono riusciti ad andare in vantaggio con Ozil che da pochi metri ha concluso una triangolazione iniziata da un'ottima intuizione di Mario Gomez. L'Italia ha dovuto attendere qualche minuto per digerire il colpo ed ha poi iniziato ad alzare la propria linea di gioco.

Su un cross in area, Chiellini ha cercato di prolungare la traiettoria della palla con un colpo di testa all'indietro. Boateng è saltato dietro di lui con le braccia allargate in alto... come un portiere: fallo di mano e rigore sacrosanto. Bonucci pareggia al 78° e poco o nulla succede per tutto il resto dell'incontro, compresi i supplementari.

I rigori hanno reso evidente la tensione nelle due squadre. Nella prima serie di cinque sono stati più gli errori delle realizzazioni. Il culmine si è avuto con Pellé che, alla maniera di un Babe Ruth o di un Lou Gehrig che prima di  andare in pedana indicavano al lanciatore il tipo di battuta che avrebbero fatto, ha fatto a Neuer il gesto del cucchiaio, ma che ha poi tirato fuori un cucchiaio che si è rivelato una forchetta senza neppure un dente.

Le due squadre si sono alternate nella battuta, finché Darmian non si è fatto parare il proprio rigore, mentre Hector è riuscito a superare Buffon a cui la palla è passata di poco sotto il corpo. Risultato finale 7 a 6 con la Germania che incontrerà in semifinale la vincente tra Francia e Islanda.

L'Italia, rispetto alle premesse, ha fatto un torneo più che dignitoso. Conte, lasciando da parte la retorica delle sue dichiarazioni, ha dimostrato di saper fare l'allenatore. Nella fase di qualificazione, quando per ragioni di tempo non ha potuto che selezionare i giocatori, l'Italia ha dimostrato che i mezzi tecnici dei singoli non erano in grado di sopperire alla mancanza di schemi e di gioco. Invece, dopo un mese di lavoro assieme, Conte è riuscito a dare un gioco e una consistenza ad un gruppo che, seppur limitato tecnicamente, non è risultato in nulla inferiore alle squadre affrontate, Germania compresa che, molto probabilmente, sarà la vincitrice del torneo, se Gomez potrà recuperare dal proprio infortunio.