Molto probabilmente la maggioranza dei lettori che si imbattono nell'acronimo IBS penseranno che si riferisca al noto sito web di vendita di libri, musica e dvd.

In realtà ci troviamo di fronte a qualcosa che riguarda il nostro organismo. IBS in questo caso sta per Irritable Bowel Syndrome che tradotto in italiano altro non è che la sindrome dell'intestino irritabile.
Intanto chiariamo che per sindrome dell'intestino irritabile si intende un disturbo fastidioso, cronico e ricorrente caratterizzato da dolori addominali, sensazione di gonfiore e irregolarità intestinale che può essere tanto di stipsi quanto di diarrea.

Nel gergo quotidiano questa situazione è spesso nominata colite e colon irritabile ma in entrambi i casi spesso si tratta di semplificazioni e generalizzazioni perchè con il termine di colite intendiamo un fenomeno doloroso di tipo infiammatorio legato all'intestino mentre colon irritabile è davvero limitato e generico per definire la problematica.

Così la scienza medica ha pensato di ricomprendere con la terminologia Sindrome del colon irritabile (IBS) un complesso di fenomeni che anzitutto coinvolgono tutto l'intestino, definito irritabile perchè alla base vi sono sintomi quasi sempre dolorosi che alterano la percezione di stimoli che dovrebbero essere normali e fisiologici nel nostro organismo.

Il termine sindrome fa subito intuire anche che i sintomi possono derivare da situazioni molto diverse tra loro quali ad esempio una predisposizione genetica, un pasto eccessivo, una situazione di stress nella vita o, per quanto riguarda le donne, l'insorgenza del periodo del ciclo mestruale.

Minimo comun denomitatore in tutti i casi è un'aumentata permeabilità della mucosa intestinale che espone gli strati sottostanti della mucosa a un contatto non fisiologico con le sostanze irritanti normalmente presenti nell'intestino rendendolo così particolarmente sensibile.

Obiettivo principale di qualsiasi trattamento deve essere quello di ripristinare il corretto funzionamento della mucosa intestinale e più in particolare del suo ruolo di barriera che, a seconda della reale necessità, fa passare o impedisce il passaggio alle sostanze presenti nell'intestino.

Dobbiamo quindi considerare la mucosa intestinale come una sorta di dogana in cui si controllano le sostanze di passaggio, si fanno passare quelle innocue o ancor meglio necessarie per la parte interna alla mucosa e si respingono le sostanze che potrebbero causare un danno all'organismo.

Un interessante e approfondito studio di ricerca condotto da un pool di diversi studiosi tra cui alcuni del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Bari ha rilevato come la combinazione tra le proprietà antinfiammatorie della curcumina e l'effetto antispasmodico e carminativo del Finocchio possono risultare di gran beneficio per chi soffre di disturbi funzionali intestinali compreso IBS.

In particolare lo studio si è focalizzato sulla somministrazione a persone affette da disturbi intestinali di una combinazione di curcumina e olio essenziale di Finocchio per due volte al giorno e durata trenta giorni.

Lo studio ha rilevato anzitutto come la combinazione di curcumina e olio essenziale di Finocchio sia risultata ottimamente tollerata e in seconda battuta come sia risultata una diminuzione significativa dei valori della sindrome, associata a una riduzione del dolore addominale e di tutti gli altri sintomi riscontrati inizialmente.
In erboristeria potete trovare entrambi i rimedi sotto forma di integratore alimentare in capsule.

Per chi soffre già di una patologia conclamata legata all'intestino è consigliabile farsi assistere da un medico esperto in Fitoterapia.

 

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