Per fortuna non è morto a causa dell'Isis! È una bella consolazione, di questi tempi. Ma per la persona deceduta e per i suoi familiari, si può dire che sia meglio morire a causa dell'Isis piuttosto che a causa della Fornero? Difficile crederlo.

È probabile che Giuseppe Marchiano, edile di 66 anni di Carini, morto sul colpo dopo esser caduto da un ponteggio, se avesse potuto andare in pensione sarebbe ancora vivo. Invece, Giuseppe, e molti altri come lui, era costretto a lavorare, pure in nero, in attesa di raggiungere i requisiti minimi per poter ricevere la pensione.

E di questo deve ringraziare la Fornero, Monti, Letta, Boeri e Renzi, senza dimenticare la Commissione UE e i cosiddetti mercati, tutti responsabili direttamente e indirettamente di questa situazione.

Provate ad intervistarli. Diranno che l'attuale sistema pensionistico è in equilibrio o lo sarà presto. Tutti saranno soddisfatti. Poi provate a raccontar loro le conseguenze delle decisioni che hanno preso, prendendo ad esempio la morte di un edile caduto da un'impalcatura a 66 anni.

State tranquilli, a loro non accadrà nulla. Non li vedrete sbiancare, non li vedrete vomitare, non li vedrete piangere. Al massimo, se cambieranno colore, li vedrete diventar porpora e poi li sentirete urlare, sbraitare, accusandovi di far propaganda, naturalmente della più becera e della più meschina.

In questo modo potranno esser soddisfatti di loro stessi e non avranno il fastidio di chiedersi se possano o meno esser responsabili della morte di un uomo. In fondo, loro hanno governato e governano e Giuseppe Marchiano non lo conoscevano neppure.