"Sono un uomo con una disabilità evidente tra mille uomini con disabilità non evidenti" ama dire di sè il Maestro Ezio Bosso.

Oramai, dopo la performace sanremese, hanno imparato un pò tutti a conoscerlo, ma Ezio - in tempi non sospetti - è sempre stato un "grande", collezionando - passo dopo passo - una interminabile serie di successi e di affermazioni personali.

I più - molto probabilmente - non sanno di avere ascoltato la sua sapienza di compositore in ben tre film di Salvatores - con cui il Maestro ha stretto una proficua e bellissima intesa non solo professionale.

12 STANZE DA ESPLORARE

I concerti che ha proposto - in giro per il mondo - dal festival di Sanremo in poi, ci raccontano la sua ultima fatica: The 12th room.

Che - sostanzialmente - è un viaggio. Dentro queste ipotetiche 12 stanze che sono una metafora dell'anima e di un percorso di vita.

Ascoltando i brani dell'omonimo cd - e ovviamente ripoposti in concerto - si ha davvero la netta sensazione di accarezzare tutte le sfumature dell'anima: c'è la dolcezza, quando ci si perde in un mondo fantastico e libero; ci sono l'amarezza e la paura, la solarità e la rabbia. E la solitudine.

E' un invito a "scartavetrare" il proprio io, senza nascondesi nulla, e ad intraprendere un percorso che porta ad una continua catarsi (un esplicito riferimento al pensiero filosofico di Hegel: nascere, vivere, morire, rinascere - il percorso continuo di ogni esistenza per evolversi e migliorare, laddove la morte è sinonimo di rinuncia ad una parte di se').

LA MUSICA SI FA INSIEME

La musica è per il pianista torinese un fattore di resilienza, elemento terapeutico non solo a livello emozionale ma anche motorio. Il legame mentale e fisico con lo strumento (quello Steinway a gran coda che ama chiamare “fratellone”) gli ha consentito di non arrendersi al declino impostogli dalla sua malattia, con la quale ha imparato a convivere, oramai, fin dal 2011.

Sold out in tutti i suoi concerti, chiuderà a Siena il 24 settembre una tourneè estiva impegnativa e sicuramente faticosa, ma densa di soddisfazioni, grazie all'empatia che questo splendido artista riesce a creare con il pubblico.

Perchè, dal palco, Ezio chiede di guardare in faccia il pubblico presente: un modo di condividere il proprio sentire, che va oltre le imperfezioni - a volte- delle esecuzioni o delle libere interpretazioni di brani classici.

Un evento da non perdere

 

i biglietti sono in vendita sul circuito box office toscana - da Corsini dischi Siena e presso le Coop - biglietteria in loco la sera dell'evento

Per informazioni: www.fabbricaopera.com

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