La Corea del Nord, alle 5:27 di domenica mattina (ora locale), ha lanciato un missile verso il Giappone. Partito da una base situata nell'est del paese, a nord di Pyongyang, il missile ha percorso circa 700 km prima di inabissarsi in mare a metà strada rispetto alla distanza che separa la penisola coreana dal Giappone e non lontanissimo dalle coste della Russia.

La traiettoria anomala seguita dal missile, che ha raggiunto i 2000 km di altezza, ne ha ridotto la gittata, secondo il parere degli esperti. Se avese viaggiato ad una quota minore, il missile avrebbe potuto raggiungere tranquillamente il territorio giapponese.

Il lancio è avvenuto dopo le dichiarazioni distensive di qualche ora prima lanciate dal governo coreano che aveva fatto intravedere la possibilità, alle giuste condizioni, per un dialogo con gli Stati Uniti.

Preoccupazione per quanto avvenuto è stata espressa da Putin e Xi Jinping che si trovano a Pechino per un vertice tra i due paesi. Donald Trump, invece, ha dichiarato che questo test non possa far piacere alla Russia visto che il missile non è caduto molto lontano dalle sue coste.

Adesso, si attendono le conseguenze diplomatiche di quanto avvenuto con la possibilità che si avvii l'iter per applicare alla Corea del Nord nuove e più dure sanzioni.