Continuano a lavorarci ogni giorno, ma di certo non possono stare tranquilli dopo aver scoperto che nei loro uffici l'amianto è dappertutto. Loro sono 100 militari dell'Arma, operativi nella sede staccata del  nuovo Comando dei Carabinieri forestali a Roma, come rivela l'articolo di Giuseppe Caporale e Luca Comellini in esclusiva per Tiscali.it. 

La circolare come riporta l'articolo, nasce dalla "comunicazione inviata dal Generale Gagliardi  che ha chiesto al suo comando un urgente provvedimento dopo avere ricevuto "laconferma -a seguito di analisi approfondite sull'immobile- della presenza di amianto nell'edificio".

Il  Comandante, il Generale di corpo d'Armata Antonio Ricciardi, tramite una circolare li ha avvertiti del rischio amianto. La sostanza killer infatti è presente dappertutto:basta anche solo graffiare il pavimento o appendere un quadro e si rischia di essere contaminati, come si legge nella circolare: "evitare di trascinare sui pavimenti materiale che possa causare lesioni al rivestimento, inibire la presenza del personale in ambienti la cui pavimentazione presenti parti mancanti o lesionate, non eseguire interventi di alcun genere (fori, tagli, rimozioni, ecc.) su pareti, pavimenti, soffitti e contro- soffitti, infissi e altri elementi edilizi o di impianto".

Nonostante la circolare diramata alcuni giorni fa, i 100 militari continuano ad andare al lavoro in un edificio totalmente contaminato dall'amianto. Chi e perché consente una situazione a rischio di questo genere? Perché l'edificio in questione non viene chiuso e il personale trasferito in un'altra sede priva del rischio mortale di contaminazione da amianto? Domande che almeno per ora restano senza una risposta.

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