L'intervista di Vespa al figlio di Riina ha lasciato perplessità e polemiche. Mentre il direttore generale Dall'Orto ed il direttore editoriale dell'informazione Rai Carlo Verdelli difendono la scelta definendola un contributo al dibattito sulla mafia, il presidente della Rai, il Presidente della Vigilanza e molti politici non sono certo dello stesso avviso.

Monica Maggioni, presidente RAI: «Quel racconto ha moltissime cose che lo rendono insopportabile. Prima di tutto non rinnegare il padre e dare dall'inizio alla fine un'intervista da mafioso. Quale è.»

Rosy Bindi, presidente della Commissione Antiomafia: «Vespa domandava, domandava, ma lui non rispondeva, io non sono giornalista ma dico che l'intervista poteva finire lì. Era chiaro che era lui che conduceva la partita. Ha firmato la liberatoria perché quello era il messaggio che voleva mandare. L'annuncio di una puntata riparatrice fa passare un messaggio gravissimo: che ci possa esser par condicio tra mafia e chi la combatte, tra vittima e carnefice. Ci nasce questa domanda: se la trasmissione di questa sera possa essere un rimedio peggiore del danno.»

Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza RAI, in un'intervista a 24Mattino su Radio 24: «Abbiamo valutato di poter fare un atto generale di indirizzo per normare la venuta di alcuni ospiti in modo da tutelare il senso di servizio pubblico.

La decisione se un ospite può intervenire oppure no è del giornalista, insieme alla direzione generale, non della Vigilanza che, secondo me non può mettere bocca. Ieri si sono riuniti e la decisione finale è stata quella di mandare in onda il servizio con il figlio di Riina. Se avessero voluto rivedere la decisione, l’avrebbero potuto fare perché il direttore generale ha i poteri di amministratore delegato e ha poteri molto diversi dal passato.

Contenuti particolari devono essere immessi nel giusto contenitore. Vespa nel suo Porta a Porta parla di tutto, cronaca, costume, società, politica, diete. Un giorno parla della dieta Mediterranea e il giorno dopo ha il figlio di Riina così si ha un’empatizzazione troppo ampia e si legittima tutto ciò che viene trattato all’interno dello stesso programma.»
 
Pietro Grasso, presidente del Senato : «Che contributo hanno dato le parole di Riina a una maggiore conoscenza del fenomeno mafioso? Non si può banalizzare la mafia, non si ci si deve prestare a operazioni commerciali e culturali di questo tipo, e una puntata riparatoria non giustifica, anzi sembra mettere sullo stesso piano il punto di vista della mafia e quello dello Stato.»