Si è parlato ancora del sistema Sisco, stamattina, durante la seduta del Consiglio regionale. Ho chiesto di sapere “se in questi primi anni di attuazione del Psr 2014-2020, considerate le criticità e i ritardi registrati nell’esecuzione delle misure e dei relativi bandi, è stata attivata una fase di verifica sul Sistema informativo di gestione delle conoscenze, il cui sviluppo è stato avviato con i primi finanziamenti di Regione Lombardia sin dal 2011, che tenga conto dei risultati ottenuti in termini di efficienza/efficacia in rapporto all’economicità del sistema stesso”. Ho ricordato che il passaggio dal Sistema informativo agricolo Regione Lombardia Siarl al Sistema delle conoscenze Sisco ha preso avvio nel 2012 ed è stato messo in linea e reso fruibile dalle aziende agricole a partire dal 2014. Sisco comprende l’anagrafe regionale delle aziende agricole, i fascicoli aziendali informatizzati, le procedure informatizzate per l’erogazione degli aiuti previsti dalla normativa statale ed europea vigente e per ogni altro aiuto economico erogato dall’organismo pagatore e dalla Regione o da altro soggetto da essa delegato a sostegno del comparto. Costituisce quindi anche la piattaforma attraverso la quale le aziende agricole presentano la domanda unica e le domande relative ai bandi emessi in relazione alle misure previste dal Programma di sviluppo rurale. Ma Sisco ha dato subito problemi alle 47.000 aziende agricole lombarde, in particolare per le risorse della Pac e del Psr 2014-2020. Criticità ancora non superate a novembre scorso, come emerso da alcune audizioni. Eppure, il costo complessivo per lo sviluppo, l’implementazione, la gestione e la manutenzione del sistema solo per il periodo 2011/2015 è stato pari a quasi 11 milioni di euro. La risposta è stata evasiva. E ci mancherebbe altro che la situazione non fosse migliorata con tutti i soldi che sono stati dati a Lombardia Informatica. Ma ho anche fatto presente che solo un mese fa le organizzazioni agricole avevano detto che il sistema ancora non funzionava. Mi sembra che serva fare una valutazione un po’ più seria. Nel 2015 i nostri agricoltori temevano addirittura di non poter presentare le domande per le risorse della Pac. Spero, semmai, che Sisco migliori ancora, anche perché le operazioni finanziarie non sono mancate e non mancano. Siamo tutti d’accordo che, soprattutto in chiave europea, digitalizzare è necessario, ma il sistema deve funzionare bene e a costi accessibili.