Pubblicato dalla Meter Onlus di Don Fortunato Di Noto il report 2016 sul mondo della pedofilia e pedopornografia che, in base a quanto registrato, continua a prosperare.

Presentato questa mattina nella Sede Nazionale di Avola di Meter, da don Di Noto e dal direttivo dell'associazione, appare sempre più drammatico il quadro tracciato.

Nel 2016, i siti monitorati e segnalati sono stati 9.379 rispetto ai 9.872 del 2015. Un dato fortunatamente in calo, ma purtroppo bilanciato in negativo dall'aumento del numero di video (203.047 quest'anno contro i 76.200 dell'anno precedente) e foto (1.946.898 le foto registrate nel 2016 contro 1.180.909 del 2015).

I pedofili hanno abbandonato i social network - che hanno registrato nel 2016 solo 155 segnalazioni contro le 3.414 del 2015 - per approdare nel deep web dove i siti italiani sono aumentati da 70 a 95.

Stilando una classifica per continente in base ai domini utilizzati dai siti pedofili questi sono i risultati.

Europa 868:
Russia 635, Slovacchia 111 e .UE 66. L’Italia si ferma a quota 15.

America 42:
Colombia 22, Groenlandia 16, Canada 4.

Asia 4613:
India 56, Iran 16, Giappone 5;

Africa 259:
Libia 167, Gabon 43, Mauritius 32.

Oceania 4.613:
Tonga 4.156, Nuova Zelanda 312, Palau 62.

Naturalmente, va ricordato che l'utilizzo di un dominio non implica che chi gestisce un sito risieda in un determinato paese o ne abbia la nazionalità.

Le modalità di scambio dei file avvengono utilizzando sempre di più servizi a tempo, come Dropfile. Due utenti si danno appuntamento su una chat e si rende il materiale disponibile per un tempo limitato (al massimo 24 ore). Poi tale materiale viene cancellato, senza lasciare tracce.

Per evitare di essere tracciati, pedolfili e siti pedopornografici fanno uso della rete TOR che consente di navigare facendo ricorso a server sparsi in tutto il mondo cosicché una chiamata verso un determinato indirizzo IP può rimbalzare tra Francia, Olanda, Russia e Cina... rendendola praticamente impossibile da identificare.

Per quanto riguarda le vittime, l'età a partire dalla quale vengono coinvolte è putroppo ulteriormente diminuita. Infatti, le vittime tra 0 e 3 anni sono in vertiginoso aumento e le violenze sono complete e totali. Sono un’altissima percentuale i neonati: esiste un portale solo con neonati e che ha anche una chatroom con dialoghi in italiano! Nella fascia da 0 a 3 anni le foto sono 9.909, i video 2.928. Nella fascia da 4 a 13 anni le foto sono 1.936.989 ed i video 200.119.

Questo il commento di Don Di Noto: «La pedofilia non è una malattia, ma un crimine. È importante non confondere la pedofilia (come malattia psichiatrica) e la capacità di intendere e di volere: nel 99,9% dei casi, infatti, le condotte pedofile sono condotte lucide e quindi perseguibili penalmente ed il report Meter onlus lo conferma».

A tal proposito, la Cassazione, nel 2003, ha affermato che la pedofilia "non è una malattia mentale in virtù della quale i pedofili possono ottenere uno sconto di pena" (sentenza 12/11/2003 n° 43135).

Secondo l'associazione Meter "la pedofilia costituisce una nuova forma di schiavitù che ha legami con il traffico di esseri umani, la sottrazione, la schiavitù e l’orrore dello sfruttamento sessuale del minore."