"Con riferimento alla procedura di cessione delle attività aziendali di Alitalia S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria, i Commissari Straordinari, al fine di consentire ai soggetti che hanno manifestato interesse un più approfondito esame della documentazione inserita in data room, hanno prorogato sino al 16 ottobre il termine per la presentazione delle offerte vincolanti, precedentemente fissato al 2 ottobre.

Resta invariato il termine del 5 novembre per il completamento delle successive fasi procedurali."

Il testo sopra riportato riprende il contenuto di un comunicato pubblicato giovedì da Alitalia, con cui la compagnia di bandiera sposta in avanti, per l'appunto al 16 ottobre, il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti per l'acquisto della società.

Era però di cinque mesi fa il bando con cui i Commissari straordinari di Alitalia, facendo seguito all’autorizzazione ricevuta dal ministero dello Sviluppo Economico, davano il via alla raccolta delle manifestazioni di interesse non vincolanti da parte di coloro che avessero avuto intenzione di acquistare la compagnia di bandiera. E la scadenza indicata era quella del 5 giugno 2017.

E dopo tutto questo tempo, è necessario un ulteriore rinvio? A pensar male, visto il recente esempio del caso Ryanair, si potrebbe supporre che il rinvio sia invece dovuto alla necessità di concedere maggior tempo di valutazione ad offerte presentate ben oltre il "tempo massimo" ed accettate comunque, vista l'esiguità e la poca convenienza di quelle finora ricevute dai commissari straordinari.

A pensar male...