Per capire come funziona il mondo degli apparecchi acustici, con annessi e connessi, ho deciso di andare direttamente alla fonte, intervistando per te quanti più Audioprotesisti sia possibile per me.

Oggi è la volta di un Audioprotesista un po' speciale, trattandosi di uno dei docenti al corso di laurea in Tecniche Audioprotesiche presso l'Università di Padova.

Si tratta del Prof. Alessandro Rinaldo, Audioprotesista in Verona, che vanta anni e anni di esperienza sul campo.

Avendo basato la propria credibilità unicamente sul passaparola di clienti/pazienti soddisfatti, oggi può in un certo senso vivere di rendita.

Non certo quel tipo di rendita che stai già immaginando, cioè esclusivamente in termini pecuniari e di quattrini.

La "rendita" in questo caso va intesa come arricchimento culturale (com'è il caso dell'insegnamento universitario a titolo gratuito - ci tiene  a precisare il nostro).

Dove ogni caso e ogni cliente/paziente diventa per forza di cose un caso da studiareprofondamente, per scoprire cosa rimane ancora dell'orecchio originario di cui ci ha dotato madre natura, e come si possa provvedere a restituire almeno in parte l'udito a chi lo ha perso.

Per far questo servono gli apparecchi acustici, ovviamente, ma più di ogni altra cosa serve un continuo sforzo da parte del cliente che insieme all'Audioprotesista dovràiniziare un percorso di riabilitazione all'ascolto.

E' in grado qualsiasi Audioprotesista di imbarcarsi in questa avventura?

In teoria, sì.

Nella pratica di tutti i giorni un po' meno, stante il fatto che purtroppo la categoria è dominata in maniera piuttosto preponderante da "professionisti" che somigliano - ahinoi! - più a venditori puri e semplici che a operatori sanitari, preoccupati cioè in primo luogo della salute del paziente, in questo caso, come dovrebbe essere.

Al punto che viene da dire che anche gli Audioprotesisti per buona parte avrebbero bisogno anche loro di rieducare il loro "orecchio elettronico", per ri-sintonizzarsi su una frequenza che forse hanno perso di vista e che potrebbe quindi risultare del tutto nuova.

Quella che dà spazio soprattutto allo studio, alla curiosità professionale, all'impegno per la soluzione del caso, piuttosto che alle proposte commerciali.

Riusciranno i nostri eroi a imboccare questa strada piuttosto impervia, la sola capace di garantire però credibilità agli occhi di clienti soddisfatti?

Se vuoi leggere il mio post nella sua interezza puoi andare a questo link:
http://www.acufenichefare.it/orecchio-elettronico/

Se vuoi vedere la video-intervista puoi andare a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=L-bPjlsedWs

Buona giornata!

Peppino Zappulla
Acufeni, che fare?

P.S. - "Acufeni Insopporabili?" è il report che ho preparato per chi soffre di acufeni. Non l'hai ancora acquistato? Costa appena qualche euro, ma chi lo ha già letto vi ha trovato parecchi spunti interessanti. Che aspetti? Grazie