Le condizioni economiche nell'area Euro non sono state così positive da anni. Eppure la BCE non può dare il via al percorso di normalizzazione della politica monetaria.Che cosa le impedisce di farlo?

Quello che somiglia sempre di più ad un vicolo cieco, un loop, un cane che si morde la coda o comunque lo si voglia chiamare.

La questione, in fondo, è semplice. La ripresa economica c'è, ma non è supportata da quel target del 2% indicato dalla BCE come soglia minima per renderla duratura nel tempo. Target che per molti paesi sembra ancora irraggiungibile, almeno entro il 2017. Contemporaneamente, l'euro si sta rafforzando rispetto al dollaro, e questo non può essere un aspetto positivo e può minare le basi della ripresa.

Quindi, Draghi si sta trovando in mezzo al guado tra la necessità di rendere strutturale la ripresa economica e quella di contrastare gli elementi che potrebbero minacciarla come il dollaro che però è debole anche grazie al supporto monetario fornito dalla BCE ai vari Stati europei. Ma se gli aiuti venissero interrotti in questo momento anche la ripresa potrebbe interrompersi.

Un bel quesito a cui Draghi e il board della Banca Centrale dovranno torvare una soluzione quanto prima.