Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione nei confronti dell’importanza di proteggersi dai danni causati dall’esposizione al sole.

Se fino a qualche tempo fa soltanto le persone più informate seguivano delle regole di base rispetto a questo tema, oggigiorno tutti sanno che la protezione dai raggi UV è fondamentale.

Oggi assistiamo ad una sensibilizzazione diffusa rispetto ai possibili danni alla salute che un’esposizione al sole incontrollata può causare. Sebbene, infatti, il sole è nostro alleato dal punto di vista della sintetizzazione della vitamina D, molto importante per le ossa, bisogna considerare anche i possibili effetti negativi.

Intanto, il primo effetto visibile di un’esposizione al sole senza protezione, è sicuramente la scottatura. La pelle potrà apparire arrossata e potrebbero anche insorgere degli eritemi solari: tutto ciò, oltre che dannoso, è anche doloroso.

Inoltre, proprio dalle ustioni derivano modificazioni a livello di dna che a lungo andare possono far insorgere tumori della pelle. Per quanto riguarda il melanoma vanno considerati anche fattori diversi dall’incontrollata esposizione al sole, come la predisposizione genetica e il ricorso a lampade artificiali.

Per quanto riguarda il fattore estetico, è ormai noto che i raggi UV provocano l’invecchiamento precoce della pelle, e dunque la comparsa di rughe e il peggioramento della grana epidermica. Ciò è dovuto sia alla produzione di radicali liberi sia a modifiche del collagene, entrambi causati dal sole.

Sempre a livello estetico non bisogna sottovalutare la possibile comparsa di macchie scure sulla pelle, particolarmente difficili da eliminare, o di nei, che andrebbero costantemente controllati.

Se questi sono i possibili danni di un’esposizione selvaggia al sole, non bisogna tuttavia rinunciare definitivamente all’abbronzatura estiva e agli effetti benefici che il sole ha sull’organismo e sull’umore.

Se ci si espone in maniera moderata, evitando le ore centrali della giornata e usando un’adeguata protezione solare (anche se si è scuri di carnagione), si otterrà un’abbronzatura graduale e sicuramente più duratura e sana.

Non bisogna dimenticare che la protezione solare dovrebbe avere un fattore mai inferiore a 15/20, da alzare in caso di carnagione chiara o particolarmente sensibile. Andrebbe applicata circa mezz’ora prima dell’esposizione e riapplicata nel corso della giornata, anche se si decide di restare sotto l’ombrellone o se è nuvoloso.

In verità sarebbe opportuno usare un fattore di protezione tutto l’anno, motivo per cui moltissime creme idratanti da giorno, anche quelle che si trovano comunemente al supermercato, indicano ormai degli SPF.

Del resto la moderna industria della cosmesi si è ingegnata e ha cominciato a coniugare la necessità di protezione solare con dei veri e propri trattamenti estetici. Non è infatti difficile trovare delle creme solari che contengano principi attivi per l’idratazione, per combattere l’invecchiamento cutaneo (si pensi alle creme con acido ialuronico o coenzima q10 )o addirittura gli inestetismi della cellulite.

Articolo inviato da Innovative Italian Beauty