Lo ha affermato Theresa May a 3 giorni dal voto. E, sicuramente, nessuno come lei ha bisogno di riprendere il dialogo con i possibili elettori dopo che in uno degli utimi sondaggi pubblicati la scorsa settimana il distacco tra conservatori e labusristi era stato indicato in un solo punto.

Difficile, per ora, capire come l'ultimo attacco terroristico del fine settimana potrà aver influito a favore o meno di uno dei due principali candidati al ruolo di premier.

Di certo, quando era ministro dell'Interno Theresa May ha progressivamente ridotto il numero delle forze di polizia. Nel marzo 2016, gli agenti di polizia in Inghilterra e Galles erano 124.066 rispetto ai 144.734 del marzo 2010.

Un'evidenza che Jeremy Corbyn, leader dell'opposizione, non ha mancato di ricordare, accompagnandola alla promessa di reclutare 10.000 nuovi agenti di polizia, tra cui anche agenti armati.

Quella di questo fine settimana è stata la seconda sospensione della campgna elettorale dopo l'attentato di Manchester al concerto di Ariana Grande.

Theresa May ha indetto anticipatamente queste elezioni, fidandosi del vantaggio di consensi indicatole dai sondaggi. Alla fine dell'attuale campagna elettorale i quasi venti punti di differenza che la dividevano dai laburisti sembrerebbero quasi del tutto riassorbiti, tanto che adesso sarebbe a rischio riconferma nell'incarico di premier ed il suo partito perderebbe i 12 seggi di vantaggio che attualmente ha disponibili in Parlamento.