Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le devastanti immagini dei paesi colpiti dagli eventi sismici dello scorso agosto e ottobre. Lunghi e interminabili secondi che hanno raso al suolo paesi e piccoli centri come Amatrice, Accumoli, Castelluccio, Pescara del Tronto, Preci, Norcia, Visso ed Arquata del Tronto. Una catastrofe che ha fatto tristemente conoscere a tutto il mondo una zona che invece sarebbe dovuta divenire famosa per la sua storia e per le sue bellezze. Autentici gioiellini di un territorio di montagna incastonato tra tre Regioni (Lazio, Marche e Umbria ) dove le bellezze paesaggistiche si sposano con le prelibatezza culinarie. Facendo una mezzora di auto si può arrivare poi ad Ascoli Piceno, capoluogo di provincia marchigiano dove il simposio tra la bellezza del posto e tradizione enogastronomica si rinnova per una piccola città, poco meno di 50.000 abitanti, che è definita da molti un autentico gioiello. In effetti un vecchio detto cittadino recita “Dio creò il mondo e l'ascolano se lo scelse”, in quanto difficile trovare assieme una cosa grande vastità di paesaggi e bellezze artistiche.

 

Un capodanno tra arte e cibo

La grande particolarità di Ascoli è quella di avere, a pochi minuti di auto, sia il mare che la montagna ma nel periodo delle feste è nella città che si concentrano tutte le attenzioni. A chi si chiedesse ma ad Ascoli Piceno cosa vedere, potrebbe rimanere sorpreso da quanto questa piccola città possa regalare ai visitatori. Naturalmente la prima cosa che viene in mente sono le olive all'ascolana e, in effetti, quello del cibo è un aspetto da non sottovalutare. Ma parlare solo di olive è assolutamente riduttivo in termini culinari. Per prima cosa le olive fanno parte del fritto misto all'ascolana, che comprende anche mozzarelline, zucchine e crema tutto rigorosamente... fritto. Anche il vino è un'altra eccellenza del territorio, grazie alle tante cantine presenti nei paesi collinari circostanti. Appurato che in tavola le soddisfazioni non mancano, ad alcuni potrebbe sorprendere che invece è sotto l'aspetto culturale che il capoluogo Piceno può offrire ancora di più.

 

Ascoli infatti, chiamata anche la “città dalle cento torri” per i tanti campanili presenti, è una città dalla storia millenaria, della quale si hanno notizie risalenti anche prima della fondazione di Roma e proprio con l'urbe, nel corso dei secoli, c'è stato un rapporto di stretta collaborazione ma anche di feroci e sanguinarie battaglie. Il Centro Storico è caratterizzato dall'uso del travertino, come si può ammirare anche dalle due splendide piazze principali, Piazza del Popolo e Piazza Arringo, autentici salotti cittadini dove si affacciano rispettivamente anche la Chiesa di San Francesco e il Duomo, affiancato dal Battistero vero e proprio gioiello ammirato e studiato da appassionati e studiosi di architettura. Oltre il Forte Malatesta, un antico carcere fresco di restyling, la Pinacoteca e il Museo del Medioevo, anche il teatro Ventidio Basso nel periodo delle feste offre sempre spettacoli di prosa e musicali, così come un po' tutte le piazze del Centro per un piacevole soggiorno in un territorio che, divenuto famoso per altri motivi, ha invece tanto da offrire per passare dei sereni giorni tra arte e buon cibo.