«Un saluto dagli Stati Uniti, amici! Go, Donald, GO!» Così Matteo Salvini commentava due ore fa,  nel suo profilo facebook, una foto che lo ritraeva insieme al candidato repubblicano per le presidenziali Usa 2016, Donald Trump.

«Renzi sceglie il buonismo disastroso di Obama e Merkel, io preferisco la legalità e la sicurezza proposte da Trump!» Questo, invece, il post che seguiva il precedente con ulteriori foto che ritraevano Salvini con i sostenitori di Trump durante il comizio tenuto dal tycoon newyorkese a Filadelfia, per il turno delle primarie che avrà luogo questa sera e che  vedrà impegnati  repubblicani e democratici in cinque stati: Connecticut, Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island.

Secondo quanto riportato dal sito dell'Ansa, il faccia a faccia tra Trump e Salvini è durato circa venti minuti ed è stato organizzato con il supporto di Amato Berardi, presidente del National Italian American Political Action Committee (Nia-Pac), organizzazione che già in passato era venuta agli onori della cronaca  a margine delle vicende politiche del senatore De Gregorio in occasione del suo passaggio dal movimento politico di Di Pietro a quello di Silvio Berlusconi.

L'incontro tra Trump e Salvini ha visto i due politici in piena sintonia, in special modo sul tema dell'immigrazione.

Riguardo la sintonia di Salvini con Trump sul tema dell'immigrazione e delle possibili conseguenze delle soluzioni proposte, è da ricordare la pagina di apertura del The Boston Globe di qualche settimana fa che, con notevole sense of humor, disegnava scenari e costi di quello che sarebbe accaduto negli Usa una volta che Trump fosse diventato presidente ed avesse iniziato ad applicare le politiche anti immigrati finora annunciate in campagna elettorale.

Infine, per correttezza,  va ricordato che oggi non è il primo aprile e che la notizia non è il riassunto di uno degli sketch di Crozza.