Si è riunita ieri a Londra l'Alta Corte di Giustizia per decidere del caso di Charlie Gard dopo che il Great Ormond Street Hospital (GOSH), l'ospedale in cui il bambino è ricoverato, aveva chiesto una nuova udienza sul caso alla luce di dichiarazioni su nuove prove relative a potenziali terapie per la sua situazione.

In precedenza, l’Alta Corte prima, quella Suprema poi e la Corte europea, si erano dichiarate favorevoli alla sospensione delle terapie intensive proposta dai medici dell’Ospedale pediatrico Great Ormond Street.

Il GOSH, con un comunicato stampa del 7 luglio, aveva informato di essersi di nuovo rivolto all'Alta Corte, ma questa volta per rivedere la decisione di sospendere la ventilazione artificiale per Charlie, che ne avrebbe decretato la morte. Il motivo?

La possibilità di valutare nuove terapie suggerite da altri ospedali, tra cui il Bambino Gesù di Roma, che hanno suggerito la possibilità di una terapia con deossinucleotidi. Da qui la decisione dell’Ospedale londinese di interpellare nuovamente la Corte.

La decisione è affidata nuovamente al giudice Justice Francis che si è dichiarato disponibile a rivedere il precedente giudizio di fronte a nuove cure che possano modificare la precedenza diagnosi, ma senza neppure dimenticare la questione dei danni cerebrali permanenti che il piccolo avrebbe subito a seguito della malattia.

La sentenza è stata rimandata al 13 luglio.