Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha reso noto di aver convocato al Quirinale il Consiglio Supremo di Difesa per martedì 21 maggio 2024 per esaminare lo stato e l'evoluzione dei conflitti in corso e le possibili implicazioni per il nostro Paese, in mattinata ha rilasciato la seguente nota per far sapere di aver inviato al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, il seguente messaggio in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut:

«La ricorrenza dello Yom haAtzmaut mi offre la gradita opportunità di farLe pervenire i più fervidi rallegramenti del popolo italiano e i miei personali auguri.I nostri Paesi sono uniti da un legame profondo, fondato su valori comuni e cresciuto nel tempo grazie a un'ampia e diversificata collaborazione che ha promosso il benessere dei nostri popoli e una sempre più profonda conoscenza reciproca. È, questo, un patrimonio comune cui l'Italia annette la massima importanza, meritevole di essere preservato e consolidato.In questo giorno di giustificato orgoglio del popolo israeliano, assistiamo con grandissima preoccupazione ai drammatici sviluppi nella regione, sempre più segnata da violenza e tensioni. In tale contesto, desidero ribadire l'impegno dell'Italia affinché Israele possa esercitare in pace e sicurezza il proprio diritto inalienabile a esistere.Rinnovo la ferma condanna per l'atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all'affetto dei propri cari.È altresì indispensabile giungere a un'immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale.Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell'interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci.Confidando che la ricorrenza odierna possa offrire spunti di riflessione e di rinnovata dedizione alla pace, formulo all'amico popolo israeliano le più cordiali felicitazioni e a Lei, signor Presidente, vivissimi auguri di ogni benessere».

Mattarella ha celebrato il "giorno di giustificato orgoglio del popolo israeliano" (il 76° anniversario della nascita di Israele), che è in realtà l'inizio di un'operazione di pulizia etnica ai danni del popolo palestinese, costretto a rifugiarsi a Gaza, in Libano e in Giordania, a seguito di pogrom iniziati e denunciati (senza che vi sia stato seguito) alle Nazioni Unite già nel 1948 e continuati nel corso degli anni successivi, finché dal 1967 lo Stato ebraico - con la complicità dei Paesi occidentali - ha messo in atto un regime di apartheid che dura tuttora, che è culminato con il genocidio dei palestinesi di Gaza.

E Mattarella ha voluto ricordare anche i 1.200 morti israeliani del 7 ottobre vittime dei terroristi di Hamas, dimenticando però i 6.500 palestinesi  massacrati dal 2008 (fonte OCHA) dallo Stato ebraico per la sua sicurezza! Lo stesso ha voluto ricordare gli "ostaggi" israeliani nelle mani di Hamas, ma non gli ostaggi palestinesi nelle mani di Israele... che sono invece migliaia! E definire terroristi i miliziani di Hamas dovrebbe giustificare un genocidio o far dimenticare che Israele è nato e prospera grazie al terrorismo?

E Mattarella pensa di aver fatto bella figura complimentandosi con uno come Herzog che ha applaudito e applaude al genocidio di Gaza? E Mattarella pensa che dire di esser favorevole ad una soluzione a due Stati senza pretendere una leva che costringa Israele ad attuarla possa in qualche modo sollevargli la coscienza?

Domani il popolo palestinese ricorderà il giorno della catastrofe, la nakba, conseguenza dell'ingiustizia di cui è vittima dal 1948. Qualcuno crede che il presidente Mattarella ne parlerà?



Crediti immagine: Institute for Palestine studies